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Poesia della settimana

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Silenzio (inedito)

di Gabriella Maleti (Biografia/notizie)

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Nemmeno m’accorgo e allora non spio
ciò che s’alterna
fibromatoso o liquido
innocente o in difetto
(e si perde): tempo (dicono maestro)
nelle ossa che alfin si piegano
torcono il silenzio, ne fanno panno,
ossa come pecorelle opache
sentinelle silenziose ricce
che si svenano a fior di pelle
(c’è chi le spia)
pecorelle róse che furon belle (forse)
che furon me: “Ci sediamo qui,
digiunatori muti, bambini di silenzio
(ché nessun suono cade se non già spirato,
se non cardato, se non fieno. Qui nello
strampalato involucro degente,
noi silenziosi un po’ derisi,
un po’ cupi in croce: stirpe, si direbbe,
subalterna, ma innegoziabile,
piegati a sentire ciò che escludendo si esclude,
ad osservare:
e nemmeno un soffio spira: silenzio, solo
un refolo a baratto, e la compressione in
un punto: lì dove il cuore ripiega, e si prepara,
bulbo materiale
nella sua vena si rinnega
per poi tacere.

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