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Discorso politico di uno per strada

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La mia politica è non avere politica, non seguirla, non capirla per non cadere nel retrò della politica, quello che voglio dire è che mi sgomenta, mi attanaglia alla gola, il solo pensiero di essere un uomo politico, di pensare quello che la gente può di me pensare senza scampo né voce in capitolo per fermare i vaneggiamenti miei e della gente che pensa di me cose assurde, maldestre e non veritiere, per me, almeno, ma non per i politici, assetati di succo di politica estratto dal politichese di avversari che non dicono quello che vorrebbero realmente dire perché tutto il proprio pensiero non sempre si può dire, perché le opposte idee, che ci saranno sempre, possono non farmi il bene che vorrei, certo mai ci saranno idee uguali e sempre ci sarà una destra e una sinistra e un centro che oscilla qua e là ridendo e godendo, ora di qua ora di là, del male di quello di là e del bene di quello di qua che ora sta con me ma domani non si sa, magari cambia sponda, partito, interessi, gli prende un colpo e inizia a pensare che la vita è sacra oppure gli danno un colpo e inizia a pensare che la vita vada condannata, insomma la certezza del pensare non si può certo avere, così conviene negare, negare sempre di essere di questa o quella corrente politica, fare finta di niente, dire che la politica non è roba seria, credere che sia meglio non averci a che fare e non provare a cambiare, anzi sì gli altri dovrebbero cambiare, non certo io che ho le idee giuste e chiare, se facessero come dico io, io sì che ho la ricetta per tutti i guai, basterebbe soltanto spostare un po’ più in qua quel seggiolone, date a me quei soldoni e vedrete come li amministro bene, tanto che ve ne fatte voi? La mia bocca ha più fame della vostra e d’altronde è la mia e avrà certo più diritto di essere rispettata che la vostra con le vostre insulse parole e inadeguate al tempo che stiamo vivendo. Ma quali ideologie! Altro che comunismo o fascismo, ci vorrebbe un bel colpo a detsra e a manca per sistemare quei fannulloni di politici mangiasoldi a tradimento, ma visto che nulla si può fare, troppo in alto sanno volare, di figlio in figlio si vanno a sfamare, la mia politica è non avere politica così sto tranquillo tranquillo…Ma sarà poi proprio vero? Tu che dici?

 Ignazio - 10/04/2008 [ leggi altri commenti di Ignazio » ]

Finchè rimane il discorso di uno per strada va anche bene, ma quando chi è veramente un politico riecheggia nei suoi discorsi il vuoto qualunquismo dei discorsi da osteria allora li c’è da preoccuparsi!

 Loredana - 08/04/2008 [ leggi altri commenti di Loredana » ]

Se ho capito bene, l’uomo che parla per strada è un qualunquista?

 Basilio Romano - 08/04/2008 [ leggi altri commenti di Basilio Romano » ]

Sì cara Loredana, hai capito bene, oppure uno che critica tanto ma poi farebbe la stessa identica cosa degli altri una volta sul seggiolone.

 Giuseppe Bisegna - 08/04/2008 [ leggi altri commenti di Giuseppe Bisegna » ]

Il qualunquista, bestia strana...che diventa conformista a seconda della massa, sia di destra, di sinistra...che se tutto va bene è il primo della lista, che se tutto va male nessuno lo ha visto...il qualunquista è un falso pessimista perchè nulla gli interessa e l’ideologia sembra che passa mentre egli sempre resta...

(ogni riferimento più o meno possibile al grande Gaber era pienamente voluto...)

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