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al testo di Ottavio Brancalion
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Voglio vedere dove vivi
il letto nel quale dormivi stamattina, al primo volto che aprivi i vestiti freschi appena indossati non prima di uscire dalla doccia O sei un tipo da vasca da bagno? forse non lo sai c'è differenza di filosofia e approccio alla fantasia E la tua colazione? mi chiedo cosa mangi. Latte e biscotti o sgusci subito dall'uscio? Anche qui, c'è differenza di attitudini e di rituali chiamati consuetudini. Voglio vedere tutte le strade che fai mentre rammenti frammenti di sogni che non sai più, o che non vuoi ammettere all'anima che invece ha già scelto il verdetto. Disattiva la mente dolcemente e accendi l'istinto tuo dormiente. Voglio osservare mentre mangi quando la fame padroneggi... Panino in scatola o penne fumanti? Sì, brava, c'è ancora differenza. Voglio che stavolta sia tu a trovarla Odio l'indifferenza alla divergenza. Pantaloni o maglia? Cosa levi per prima? Stai nuda o metti quel buffo pigiama? La notte vola via e io mi afferro alle sue ali silenziose volteggiare tra le stelle che poi son le stesse parole che ora scrivo e offro a te. Non ho altro da poterti dare. Tu dormi, forse stai prendendo sonno o sei già perduta in quel tuo solito sogno. Insoluto. Che posizioni prenderai, che lato occuperai? Tieni un cuscino stretto tra le mani? Per chi di differenza vive, di differenze esige. |
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