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al testo di Alberto Becca
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Le parole sono come lische di pesc, sono come quando ci si dimentica l'ombrello e si esce Le parole sono alibi che presto verranno smontati, sono come gli orli sdruciti di certi vestiti usati Sono come i negozi in fila nei centri commerciali: tutti diversi fra di loro ma tremendamente uguali Le parole sono distanze che separano gli oggetti, sono prodotti difettosi, altamente imperfetti, sono frammenti del meteorite che è l'animo umano caduti da grande distanza, sono un inclinato piano sul quale corre la biglia dei pensieri, del ricordi Le parole sono un grido, un tonfo, un fuggi e mordi.. andate in libera uscita non vogliono tornare... sono aggregati di plastica in mezzo al mare, sono una casuale sommatoria di lettere alfabetiche a volte sicuramente ortodosse, altre volte eretiche
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