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al testo di Mariano Bonato
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In riva al lago le barche ondeggiano nel denso tramonto. Un cono di luce rossastra investe le anatre che si rincorrono sbattendo le ali. Spruzzi d'acqua e nebbia all'orizzonte e il presentimento di qualcosa che deve accadere tra la linea del lago e l'orizzonte del cielo. Il sole offuscato dalle nubi filtra sciami di mosche intontite dalla risacca, mentre lo sguardo cerca un punto di riferimento oltre le colonne di luci tremule, oscilla tra le terre emerse in mezzo al lago e le terre della sponda più distante, si fonde con il quasi impercettibile sussurro di chi sente l'ombra delle cose e il tempo che si mangia il tempo. |
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