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Su internet abbondano sonetti,

imperfetti, perfetti, non sonetti,

e sonetti caudati, rinterzati,

vilsonetti e sonetti burchiellati.

 

A volte gretti e pure stiracchiati,

altre volte scorrevoli e ispirati,

ma sempre mossi dagli stessi petti

a cui la Musa induce i propri effetti.

 

I padri nostri nei loro giacigli

eterni certo non si rivolteranno,

se possan mai vedere il nostro affanno.

 

Non è proprio dei padri amare i figli,

tanto quelli perfetti ed aggraziati,

quanto i più imperfetti e disgraziati?

 

 Salvatore Pizzo - 10/03/2019 14:55:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Già mio caro Bonato: come si fa a non apprezzare quando si coglie la sincerità dello slancio ideale e la carica di emozionalità, che si riversa in versi, di qualunque natura possano essere definiti? Forse che l’arte non sopravviva al tempo anche perchè riesce a sfuggire alle rigide sbarre, in cui questo cerca di rinchiuderla, per celebrarne il funerale? Così mi suona il nostro scrivere: una ricerca che allontani il tempo dal nostro sentiero...
Grazie di cuore per lo splendido sonetto

 Mariano Bonato - 10/03/2019 07:02:00 [ leggi altri commenti di Mariano Bonato » ]

Vi ringrazio di cuore per le vostre parole di apprezzamento.

- cortese Salvatore: l’incipit del tuo arguto sonetto io l’avrei lasciato nella sua lingua "madre", secondo me risulterebbe più efficace. Quanto al suo messaggio, che è quasi una scintilla di tenzone (poetica, s’intende...) posso comprenderne le ragioni, ma ... il mio voleva essere solo un invito alla tolleranza.

- Elsa: la tua è proprio una bella domanda ...
Certo non Roberto Piumini, che anzi ti ho proprio indicato come esempio di autore (vivente) di sonetti "irregolari", quindi "imperfetti" secondo la canzonatoria elencazione del testo.


- Edi: giusto, c’è ne bisogno...

Un cordiale saluto a tutti.


 Elsa Paradiso - 09/03/2019 19:26:00 [ leggi altri commenti di Elsa Paradiso » ]


Bello il tuo sonetto, ne condivido interamente il messaggio.

Ma con in coda una domanda: Chi OGGI scrive sonetti perfetti come i punti della “Borletti”?
Certo l’autore che mi hai consigliato tu.

Ciao, Mariano


 Antonio Terracciano - 09/03/2019 14:05:00 [ leggi altri commenti di Antonio Terracciano » ]

Chiedo scusa, perché al sesto verso la "a" tra "ogniqualvolta" e "rendere" mi è rimasta nella tastiera!

 Antonio Terracciano - 09/03/2019 14:02:00 [ leggi altri commenti di Antonio Terracciano » ]

"In guerra come in guerra" amano dire
gli amici transalpini, per intendere
che quando ci si mette a concepire
un’opera qualunque, alquanto spendere

nostre energie dobbiamo, per riuscire
nel miglior modo ogniqualvolta rendere
poi la realizzazione, per ambire
ad un lavoro che si possa vendere.

Prima d’andare in guerra, esercitare
si deve ogni sonetto lungamente:
molte prove si devono buttare

nel cestino, lontano dalla gente,
che non le deve proprio mai guardare
(purtroppo non accade ciò sovente! )

P . S . Sia ben chiaro che il sonetto del Bonato mi è piaciuto: il mio di risposta era relativo soltanto al suo messaggio (che condivido poco) .

 Edi Davoli - 09/03/2019 12:25:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Bravo Mariano, l’ultima terzina è una perla di saggezza!

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