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Sul mio terra-terra

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Sul mio terra-terra sto
depauperata senza perché
del mio-dio dell’Immaginazione
che dall’Olimpo dei pensieri
passando per la retina
e proseguendo per le tempie
giungeva ardito
sulla punta delle dita
(o forse un motivo c’è
ma conviene tacerlo
per non stimolar caciare
o semplicemente per creanza)
Cosicché quando tu mi dici

- Cara, ogni tuo dubbio si scioglierà
come neve al sole… -

immagino soltanto
ammassi di poltiglia
e rido dell’immagine reale
( risibile per quella sua rigidità )
buttando giù l’ennesimo caffè
tostato male e quindi amaro
(tale e quale a una risata)
mentre scrivo senza ritegno
una nuova, esilarante banalità.

 Loredana Savelli - 19/08/2010 22:49:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

"Banalità" oltre che esilarante, geniale.

 Nando - 19/08/2010 13:48:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

(Mi sembra...)
Ha il gustoso sapore di un monologo degno di un palcoscenico teatrale.
Un saluto

 ro.per. - 19/08/2010 09:58:00 [ leggi altri commenti di ro.per. » ]

Come una pagina di diario.

 Pietro Menditto - 19/08/2010 09:03:00 [ leggi altri commenti di Pietro Menditto » ]

La grandezza della scrittura consiste nella sua facoltà di non interrompersi mai, anche in presenza di un "black out del momento", o di un corto circuito nella rete che direttamente ci riguarda. E quella cosiddetta "banalità" che ne sortisce è un documento altrettanto, se non più, valido di quella porzione di realtà che normalmente la poesia può fermare per sempre. Naturalmente questa grandezza deve appartenere anche a chi può decidere di non subire il black out e vincere il buio con la scrittura.

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