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al testo di Roberta
Mi son persa dentro a un sogno
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Mi son persa dentro a un sogno. Era notte, all’improvviso tanta gente s’accalcava in un locale, e la scena ritornava all’infinito. Tutti in coda per prendere un caffe’. E io, prigioniera tra la folla, cercavo con lo sguardo un alchunche’ di familiare, una traccia di vita. Battevo i pugni contro le pareti vischiose e molli della mia prigione; non un rintocco, neppure un’eco mi davan ragione. Sono sola, pensai, forse son morta, e non c’e’ porta per ritrovare la strada di casa. Ma una voce bambina sussurrava piano: ”Apri!”. Dapprima, non prestai orecchio a quella che sembrava un’illusione: ”Apri!”. Provavo una pressione sulle palpebre, come qualcuno che spinge per entrare. Ed ecco, una luce velata, di stanza familiare, filtrava lieve attraverso il sipario infernale.
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Roberta
- 06/07/2018 14:49:00
[ leggi altri commenti di Roberta » ]
Grazie del commento, Klara. Si tratta di un sogno veramente sognato e di una tecnica che usavo da bambina per “uscire” da un brutto sogno. Mi sforzavo talmente di aprire gli occhi, che alla fine mi svegliavo. Ho cercato di descrivere tutto questo...
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Klara Rubino
- 06/07/2018 10:13:00
[ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]
...dunque sono le palpebre "il sipario infernale"! Quelle che si chiudono quando il sogno di apre...o che si aprono alla luce quando il sogno si chiude! Molto scorrevole,questa poesia, tanto che tiene il lettore per mano.
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