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Al singhiozzo del rauco canto

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Un tempo gabbro

che pare sfuggire alla vita

perimetro irreversibile,

silenzio e durezza di pietra

a domande mute

di un cuore che batte smarrito.

 

Non scorre fiume in libera discesa,

aridità di venti risalgono la sponda

di cocci e di pietre aguzze disseminata

a ferire l’anima frastornata

adagiata sul gelo della paura e dell’incertezza.

 

Il fluire del mio tempo ristagna in crisalide

scevra di mutamento.

 

Vorrei tanto vivere un possibile cambiamento

finora soffio d’una luce svanita

 e consegnata

al singhiozzo del rauco canto.

 

Grazia Denaro

 Graced - 20/06/2018 20:49:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Cara Franca, purtroppo la vita oltre alle cose belle rimaste nei ricordi, ci porta avanti anche situazioni incresciose, vissute, ma ancora, ci saranno delle cose che ci adombreranno, a volte, scrivere è un modo di isolarsi dalle cose negative, ma anche di affrontarle, sciorinando i motivi di determinate situazioni che ci hanno fatto tristezza, un modo di esorcizzarle? non lo so, ma può essere. Perché quando si scrive ciò che è dentro noi, è come cadere in trance e rivivere quei momenti. Ti ringrazio della tua visita e dai punti di vista che mi prospetti ad ogni lettura che propongo. Ti auguro una serena serata, Graced.

 Franca Colozzo - 17/06/2018 21:18:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Come te, Graced, tutti noi lottiamo invano per vedere un qualche cambiamento nel flusso irreversibile delle cose. Ma forse è dentro di noi la chiave della speranza: inventarsi ogni giorno la magia di un’alba o di un tramonto. Le domande sono come pietre che bombardano la nostra testa senza mai trovare una risposta consolatrice.
Gli errori erano scelte obbligate dalla nostra mente in un preciso momento della vita. Oggi ci risultano tali, ma allora erano verità acclarate. La differenza tra la giovinezza e la maturità è che non abbiamo più molto tempo per invertire la rotta né quell’ardente desiderio di navigare, come Ulisse, per mari sconosciuti affrontando gorghi e procelle.
Immaginiamo di non conoscere il tempo né i suoi segni su di noi, ci sentiremmo lievi come farfalle alla ricerca del bello e del bene. Il tempo è il vero nostro nemico, ovvero la percezione che abbiamo di esso. Un caro saluto dalle lande sconfinate senza tempo che ho costruito attorno a me per sopravvivere alle tempeste. Buona serata.
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