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al testo di Alessio Tesi
(Bjaa) Buga
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Lì si increspa terra gaia, le pendici di Cabilia, alla baia di Béjaïa¹, Le api si scaldavano gli stomaci, vomitavano gli intonaci e nutrivano voraci bianchi martìri di cera appiccava la pantera nella Vaga, nella gola, la galera masticando pece e denti con allori putrescenti si ammaestravano i credenti ogni fila ha il suo colore ogni riga il suo dolore ogni croce il suo candore E così senza traguardi tralla polpa dei codardi, la processione di muti sguardi. —————
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