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al testo di Elisa Falciori
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Mi piaceva giocare... per ritrovare ossigeno c'erano eterne scommesse vinte e poi demolite, da pareti grigie da pietre impastate poco alla volta e c'erano mani, mille mani sporche di smanie che tracciavano curve.
Di pezzi anatomici imprigionati si apprezzavano solo prepotenti particolari il calore, il taglio.
Ora alle spalle, si sbriciolano sguardi si fondono in disegni vorticosi solo abbozzati natiche in movimento, figure clandestine torture ancora vive.
In piazza all'incrocio di anni inceneriti seduti alla locanda del mordi e fuggi uomini, fisionomie quasi uguali. Alcuni indossano camicie a scacchi altri solo sigari e fumo.
C’è solidarietà alla locanda è garantito un menù a prezzo fisso costi adeguati, nessuna sorpresa orgasmi brevi sconsigliata per riposi d'asceta o per guizzi improvvisi fuori dal corpo...
9/10/2014 |
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