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le sigarette pendevano sui vecchi

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Le sigarette pendevano sui vecchi

tra i volti di una volta,

come a guadagnare un po’ di tempo

in un biglietto dell’Asl.

 

Anche le riunioni, sempre più spesso col vento,

capitavano per non sentirsi soli:

ad un verso d’autobus

dalle panchine del parco.

 

E le definizioni dei balconi,

che stentavano in partenza,

assomigliavano alle vie dismesse,  

così gli anni

per i tanti decolli mancati.

 

(allungare impronte non era più in uso,

troppo il rumore dei marciapiedi)

 

-intanto, piegata sugli occhi, la strada rubava auto

 Cristina Bizzarri - 01/09/2017 23:52:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Sento bellezza in questa poesia, perché lo sguardo è lucido, compassionevole, necessariamente simbolico nella partecipazione all’umano - nel senso che è la realtà stessa, qui, il simbolo.

 Angela Albano - 01/09/2017 23:47:00 [ leggi altri commenti di Angela Albano » ]

È la prima volta che leggo una poesia su questo tema. Una poesia veritiera e malinconica. I primi versi mi hanno emozionata molto: "come a guadagnare un po’ di tempo in un biglietto dell’ ASL". Sì, quel tempo condizionato dalla solita routine, dove non accade nulla di nuovo... dove tutto si assomiglia.

Sei decisamente una bella sorpresa. Complimenti per questa splendida poesia.

 Bocchino Rosario - 01/09/2017 19:21:00 [ leggi altri commenti di Bocchino Rosario » ]

nata in un contesto di uggiosa attesa presso un centro di cura per anziani. Figure di una tale immortalità che anche gli occhi hanno temuto per la loro salubrità. E’stata una "dolce" sofferenza scriverne: porto sempre con me un notes su cui appuntare pensieri, riflessioni, immagini. Quel giorno le parole non hanno avuto nessun problema a disporsi in versi.
Grazie Salvatore per la piacevole e coinvolgente presenza!

 Salvatore Pizzo - 01/09/2017 19:14:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Letta e riletta per quanto e bella e per come i versi scivolano negli occhi facendosi immagini suggestive...
Un caro saluto

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