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A mio padre

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[da: "Versi ... senza pretese"]

 

Mille giorni
da quando sorridente
tra le atroci torture

di un male ingeneroso

a me

spettatore atterrito

nel silenzio cupo

dei tuoi giorni ingrati

a me

chiedevi

con trepido affanno

il perché del nostro ultimo amore.

Mille giorni d’ascesa

e di tormento

nel tuo nome puro

e nel ricordo lucido

della tua umana fede.

Mille giorni

ore infinite
istanti interminabili.
Ma tu sei qui
al mio fianco

fiero
come lo eri in vita
e negli occhi tuoi scintillanti
io specchio
riconoscendomi
il mio passato e il mio presente            

e intravedo il mio futuro.                                 
Mille giorni sono passati.
Giorni nuovi

più chiari

ma tu non ne vedi la luce.

Non importa.
in me tu vivi.
Una vita eterna
se anch’io
nel tuo ricordo
lascerò a qualcuno
il ricordo di me.

 

(settembre 1960)

 Franca Colozzo - 15/02/2016 19:15:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Bella e toccante poesia nel ricordo d’un padre, nell’amore profondo che la sofferenza dei giorni rende ancora più forte e struggente anche adesso che non c’è più, pur vivendo per sempre nella mente dell’autore.

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