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Della morte e i suoi inganni

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Pochi gli incontri con lei finchè sei giovane,

neanche ci fai caso, lei passa quasi inosservata.

Poi un giorno ti ferma e si presenta,

ti mostra un parente, o un amico,

Giorgio, o Roberto o Adriano.

 

Te li mostra fra le sue braccia

Freddi, bianchi, come se se li fosse preso lei.

tu li guardi, e li tocchi..

è vero sono proprio freddi e bianchi

e allora li scuoti, e li pizzichi, ma loro niente,

Nessuno risposta.

 

Roberto avrebbe detto oh, che cazzo fai pizzichi?

Giorgio m' avrebbe anche mandato affanculo..

e gli avrei detto che non sarebbe poi stato tanto male

andarci con sua sorella..

di sicuro m' avrebbe dato un pugno.

Qualunque cosa Lei si sia preso, quelli non sono loro.

 

Loro non ci sono più in quei corpi.

E Lei non ha nulla di loro tra le braccia.

 Franco Bonvini - 22/05/2016 00:25:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Interessante visione capovolta..
Non so quale sia la "vera"
ma so che Adriano l’ ascolta.

 Klara Rubino - 22/05/2016 00:14:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Uno stile di scrittura crudo e vitale che fa a cazzotti con la morte fredda, imperturbabile.
Resta trasferito al lettore lo shock, il trauma:un groviglio allo stomaco.
E se fossimo noi, qui i morituri,che annoiati da una vita eterna,colmi d’amore e spirito altruistico, avessimo deciso di venire a morire e vivere limitati in un corpo,ingannati dall’ego, con il velo della dimenticanza,per lasciare in modo autentico e comprensibile qualcosa di utile all’umanità e al suo cammino!?
Per intanto "ascolta sempre solo musica vera..."

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