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Pi pura la perdita

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Manchi. Dolorosa.

Perché ancora dobbiamo cantare,

Cantare e le stringhe degli astri

Più alti dell'abbandono più alti

Della spina tagliente di tramontana

Offriranno riparo, senza lamento-

 

Il punto di partenza della voce è fermo-

Rimane il secchio d'acqua che ti porto

la vibrazione del legame. Rimane la sete

in un sottile movimento lungo il taglio

degli occhi di betulla che ricordo.

La vecchiaballerina. Nel lucido smagliante

che s'attacca agli occhi. E' la mia mano

che conta gli anni poco a poco

a mangiare la luce del dolore

dove non sono più i tuoi seni.

 

Mi segno con le briciole la fronte,

con la polvere che viene dal suo dentro

i suoi capelli morti. Quasi al cuore

rannicchiata nella solitudine

                                    di una bestia.

Vorrei leccare le radici per scaldarla

per danzare alla sua altezza e deglutire.

 

Finchè dal fondo mi alzo in piedi.

Mettendo pace. Si ramifica leggera

più pura la perdita.

 

 

 

 

 

 

 anna - 27/04/2015 14:35:00 [ leggi altri commenti di anna » ]

Ma lei nn e’ scomparsa, perche’,come qualcuno diceva" quel Dio che affligge e che consola, non turba ,mai la gioia dei suoi figli se non per crearne un piu’ bella e piu’ grande".

Grazie AMICA dell’amicizia disinteressata, fatta di valori inestimabili, piu’ brillanti dell’oro fino.

Anna

 Laura Costantini - 26/04/2015 23:05:00 [ leggi altri commenti di Laura Costantini » ]

perdita, distacco, abbandono, ritrovo in altra dimensione, ritrovare se stessi più vuoti, ma più pieni di purezza.

 Franco Bonvini - 26/04/2015 20:12:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

<3

 Loredana Savelli - 26/04/2015 18:37:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Autentica!

 Piergiorgio - 26/04/2015 14:45:00 [ leggi altri commenti di Piergiorgio » ]

Leggere questa tua il giorno del quarto anniversario della scomparsa di mia madre,mi ha dato un brivido, una sensazione indescrivibile.
C’è nei tuoi versi la grandezza di un salmo, lo splendore del ricordo che s’affianca alla miseria del vivere segnato dalla perdita.
Mi sembra di aver detto anche troppo.
Cercare di fare un commento che abbia qualcosa di sensato a questa tua,
sarebbe come profanare un tempio.
Un caro saluto e un abbraccio

 Lorenzo Mullon - 26/04/2015 09:54:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

bello il punto di partenza della voce
il lago interiore
una piccola vibrazione che viene dal fondo riesce ad increspare
e dalle ondine si sviluppa nell’aria un suono
il magico strumento

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