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Fuori dalla rete

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Testo pubblicato su L'aera di Broca - In rete

Semestrale di letteratura e conoscenza (già “Salvo Imprevisti”)

Anno XXXIX - XL, n. 98-99, luglio 2013 - giugno 2014

 

 

 

 

Lì c’è uno fuori dalla rete –

| non è online

sembra un pesce sbalzato sul terreno

per la forza delle sue contorsioni –

| fuori dal network

nel tentativo di tornare dove stava –

nel mare – semplice e puro mare di acqua –

| navigare? O piuttosto nuotare…

 

Oh, come vorrebbe non essersi impigliato

non essere stato sbadato nella risoluzione della fame –

| desiderava un buon blog.

 

La rete lo ha ingannato – dapprima l’ha chiuso –

stretto agli altri pesci

| zippato come in un thumbnail

ha ricevuto carezze e morsi –

| in uno shouting senza netiquette ingenerato da un troll

poi levato dal luogo-mare

è stato pressato dalla massa che si contorce argentata –

| in una queue random di attesa.

Ahimè che errore fatale finire nella rete

| fatal error.

 

È lì sul marciapiede della stazione

| offline – l’unico che non tagga

e si sente un pesce fuor d’acqua

| in background.

 

 Maria Musik - 05/12/2014 20:36:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Fatal error...
Ottimo duetto il vostro!

 Loredana Savelli - 28/11/2014 23:00:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Bella, mi piace anche la grafica. Un testo sperimentale ma molto diretto.

 Roberto Maggiani - 28/11/2014 17:46:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

grazie care amiche per il vostro intervento, è sempre un piacere ricevere il vostro riscontro. un abbraccio.

 francesca luzzio - 27/11/2014 22:50:00 [ leggi altri commenti di francesca luzzio » ]

Trovo originale ed ironico il pastiche linguistico, ma è un’ironia amara che nasce dalla costatazione del disagio materiale e morale che la società sta attraversando: il mondo virtuale è specchio della realtà

 cristiana fischer - 27/11/2014 17:43:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

emergenza estraneità: "nel tentativo di tornare dove stava" invece "È lì sul marciapiede della stazione" e non conosce l’orario dei treni

 Luciana Riommi - 26/11/2014 18:11:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi » ]

Nella rete si annaspa e si beccheggia, ma fuori, evidentemente, si boccheggia!
Divertente, come "In rete" di Giuliano, ma entrambi i testi chiamano anche alla riflessione.

 Franca Alaimo - 26/11/2014 18:07:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Oh sì, che bella, intelligente ironia; ché non si sa più che senso abbia navigare, e lo dico anche metaforicamente, come te; perché davvero l’uomo sembra avere perduto la propria rotta; sta nel branco; e, se vuole uscirne, ahimé, è fatto oggetto di assalti feroci.
Oh quel buco nella rete per essere liberi nel vero mare della vita, quello salino e stupefacente delle madrepore, dei coralli, delle conchiglie...

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