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Le Province e le Comunit Montane: ABOLIAMOLE

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Le province e le Comunità montane: aboliamole
La nostra Amministrazione Territoriale si suddivide in:
1. Regioni
2. Province
3. Comuni
4. Circoscrizioni
5. Comunità Montane
Senza dubbio sono troppe . A mio parere l’ente Provinciale è, oltre che inutile, anche dannoso. E sicuramente può essere abolito senza che ne risenta il cittadino. Pensateci bene: andate mai in Provincia? Mai! Andate in Comune, e se il Comune è abbastanza grande, andate in Circoscrizione, qualche volta vi sarà capitato di andare in Regione, ma mai in Provincia! E mai in Comunità Montana!
Domanda: a cosa serve l’Ente Provincia? E per questo ci aiuta "Report", con una bella indagine e con dati alla mano, forniti dall’ UPI, Unione Province Italiane, dove si evince che il 73 percento dei bilanci provinciali se ne va in "spese correnti", e solo il 27 percento in investimenti.
Cerco di chiarire meglio la cosa: ogni 1.000,00 euro che gestisce la Provincia, 730,00 servono a mantenere in piedi il carrozzone e 270,00 vengono investiti per migliorare la vita dei cittadini. Ora ditemi voi: è producente che per avere 270 debba spendere 730? Se una Azienda privata agisse così, sarebbe al fallimento! E allora diciamolo a chiare lettere: le Province sono carrozzoni che servono a distribuire posti di lavoro "agli amici degli amici".

Le Province, che sono….ho perso il numero perché continuano a farne di nuove, ci costano ogni anno 130 miliardi di Euro!!! 260.000 miliardi delle vecchie lirette! Pensate a quanto si potrebbe dare di più al cittadino! Pensate a quale aiuto si potrebbe dare ai disoccupati, ai malati, ai sottoccupati e ai sottopensionati!
Vi siete chiesti come si finanziano le Province? Ve lo dico io: con l’RCA. Esatto, con l’assicurazione della nostra automobile! Una quota parte - ed esattamente il 12.5 percento - va al Fondo Provinciale che poi pensa a distribuire i pani e i pesci. Ma non solo anche una parte della famigerata IPT (Imposta di Trascrizione), che si paga all’acquisto di un’auto, sia nuova, sia usata, va alle Province. Ed esattamente incassano il 30 percento dell’imposta che, mediamente, incide per 400,00 euro ogni auto transata. Fatti i conti della serva, l’IPT mi costa 120,00 euro in più del dovuto. E ogni anno - considerando che pago 1.275,00 euro di assicurazione , (Milano Assicurazioni), 153,00 euro miei vanno a mantenere sto cazzo di carrozzone! Aridatece la bonanima!!!!!!!!!! E così, con le giuste rivalutazioni, diciamo che a tutt’oggi ho versato alla Provincia 153,00 X 32 = 4.896,00 euro! 32 sono gli anni di assicurazione! Anche se non guido, ho avuto sempre un’auto a partire dai miei 24 anni.
Un altro ente da eliminare è la Comunità Montana. Sono in tutto 356 e costano alla collettività 200 milioni di euro l’anno (uno sputo rispetto alle Province).
Le Comunità Montane furono create nel 1970 - con l’introduzione dell’autonomia regionale - per portare servizi e sviluppo nei paesi di montagna. Nobile e giusto il motivo, se non fosse che poi sono diventate il ricettacolo dei trombati alle elezioni Regionali e non producono nulla di quello che erano preposte a fare. Non solo sono nate Comunità Montane anche dove monti non ci sono. Due esempi per tutti: non vi fa ridere la Comunità Montana di Orbetello? E la Comunità Montana di Costa Smeralda? Dove si riuniscono? A Liscia di Vacca? Ma per piacere!
E come se non bastasse, la Comunità Montana di Costa Smeralda ha una spesa di mantenimento pari ad 1 milione di euro l’anno! Riceve dallo Stato 1.1 milione di euro. Ovvero, ai cittadini vanno solo 100.000,00 euro! Anche troppi se si considera la montagna che non c’è! E che i beneficiari della zona, probabilmente 100.000,00 euro è quello che spendono ciascuno per mantenere la "Barcheeeetta".
C ’è da dire che è un bell’esempio di come si crea un carrozzone che regala 1 milione di euro al Presidente dell’Ente, al suo vice e ai Consiglieri Montani!!! Vogliamo i nomi, caro Capellacci!!
Devo riconoscere, a malincuore, che negli anni di governo, il Berlusca nulla ha fatto per rimettere a posto le autonomie e ridurre le spese. L’attuale Ministro, la Lanzillotta*, ci ha messo buona volontà ed ha preparato un nuovo codice etico per le autonomie.
Peccato solo che il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta (ma la famiglia Letta ce l’ha per contratto sto lavoro? Prima lo zio Gianni e ora il nipote Enrico), ha presentato un emendamento che rimette le cose come stanno ora. Praticamente si apprezza il lavoro fatto dalla Lanzillotta, ma è meglio non toccare certi tasti.
Un emendamento presentato dal Governo contro se stesso! Paranoia!! Ma cosa non si fa per salvare i culi degli amici! Vero Berlusconi? Vero Prodi?
Fonti:
Reporter
L’Unità
* l’articolo è di qualche anno fa

NOTE

1. Noto con piacere le fonti le quali citi. Io sono d’accordo per l’abolizione delle province e delle comunità montane, purtroppo continuano a farne di nuove, ora hanno fatto anche la provincia di Barletta, Andria e Trani, praticamente si sono consorziate in tre cittadine per fare una nuova provincia. Inoltre io sono pure per stabilire una volta per tutte un numero minimo di cittadini per formare una circoscrizione, in modo tale che non si moltiplichino, e voglio che una volta per tutte vengano stabilite le prebende per i consiglieri circoscrizionali che in Italia ognuno mangia quanto gli pare. Noto inoltre con sommo dispiacere che tali studi economici sono alquanto negletti dai fruitori di questo sito che invece sono molto più presi dalle storie riguardanti la loro sfiga amorosa, il che mi porta a ritenere che i sitaioli o non hanno problemi economici (beati loro) oppure ambiscano semplicemente a fottere; a questo punto si potrebbe introdurre un capitolo sulla distinzione fra beni materiali e beni immateriali, ma questo ci porterebbe molto lontano per cui preferisco fermarmi qui.
[Nicola Santi]

2. Per Nicola Santi: ho letto, sorridendo, le tue argute riflessioni sui “sitaioli”! Sono un ottimista per natura e voglio pensare che sia la stagione, sto caldo africano, la poca voglia di dialogare e magari starsene col culo a mollo adocchiando la fatalona del momento a frenare le discussioni. Per conto mio, ahimè, visti i gravi problemi da salute di mio padre (ictus) e di mia madre (infarto) non andrò da nessuna parte e continuerò a scrivere. Una cosa però mi preoccupa Nicola: siamo d’accordo su troppe cose! Sei tu che stai venendo a destra, o sono io che sto venendo a sinistra? Ma forse la verità vera è che su alcuni principi non esistono destra e sinistra, ma persone che hanno un solo pensiero: il bene comune! E dovremmo smetterla di discuter per “compartimenti stagni” (destra, centrodestra, destra centro, sinistra centro, centrosinistra e sinistra) ma cominciare a ragionare – tutti – in termini propositivi! Io amo questo Paese!
[Danilo Mar]

3. Io sono convinto che una dei guai attuali dell’ Italia sia quello di guardare continuamente al passato baloccandosi con polemiche sterili tipo "sei comunista" o "sei fascista", eludendo in tal modo di affrontare i problemi reali. Una delle colpe gravi di Berlusconi politicamente è proprio di aver ideologizzato al massimo il dibattito politico, facendosi campione dell’anticomunismo fuori tempo massimo, quando il blocco mondiale comunista non esisteva più. E’ chiaro che Bertinotti non vuole prendere il Palazzo d’Inverno. Naturalmente lo stesso ragionamento vale all’incontrario dove non si può definire il tutto "fascismo". Ma ho l’impressione che a molti della nostra classe politica tali rigidi e artificiali steccati ideologici servano proprio affinché i cittadini non prendano coscienza dei propri diritti e non reclamino dall’intera classe politica uno stato più efficiente, dove gli sprechi e le ruberie trovino un argine. In tal modo i partiti molto spesso possono continuare ad esistere come delle consorterie che assicurano privilegi ai loro affiliati e ai loro clienti, bisogna anche dire che i clienti dei partiti sono molti, forse è per questo che è molto difficile cambiare la situazione attuale e avere uno Stato più serio.
[Nicola Santi]

4. Bellissimo articolo Danilo ! Altro che l’evasione fiscale di piccoli commercianti e artigiani, i soldi si sperperano con la spesa pubblica, la corruzione, e con i favori agli amici degli amici, capisce ’a mme !
[Walter Angelucci]

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