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al testo di Amina Narimi
Il tocco nero dellangelo
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Così vicini gli occhi nello spazio anche il tuo non esserci è più vero ad osservare quel chiarore ignoto da doverne dire il tocco nero dell'angelo, che passa come musica e rimane, giunto a veglia nello sguardo, fino a sfiorargli il viso irraggiungibile, racchiuso tra le parole e gli alberi mentre l'alba muove il tuo respiro e sale la misura inconsapevole del dono, assolvendo il nulla tutto nel suo stare
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Lorenzo Mullon
- 04/01/2014 18:23:00
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Nero perché, non è luce quella che risplende qui da noi, perché non si brucia più nemmeno lincenso vero, e i pomodori se va bene sanno di muffa di frigo, tanto ci vorrebbe uno schianto sociale, possibilmente indolore, possibilmente tutto interiore
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Cristina Bizzarri
- 04/01/2014 18:13:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
In quellaria, tra le parole e gli alberi, Avviene un incontro. Lo racconta la tua poesia, Amina. E io ci credo.
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Amina
- 04/01/2014 17:08:00
[ leggi altri commenti di Amina » ]
Oh grazie! Non vi avevo ancora letto... mi accade sempre di correggere solo dopo la pubblicazione... erano forse troppi gli infiniti, non lo so, ma volevo gli alberi! Grazie Fausto e Adielle e FerdiNando, ritorno dopo :) sto salendo le discese degli Dei che vanno a casa..
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Adielle
- 04/01/2014 16:52:00
[ leggi altri commenti di Adielle » ]
Per me è bellissima ma di questi tempi conto di non contare.
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quattrostraccisullapelle
- 04/01/2014 16:44:00
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È così bello il tuo dire, MiaInsuperabilePoetessa, che correggerne un solo pixel è mutilarne la Bellezza, quella che è soffio proprio del tuo alito. Si potrebbero ancora argomrntarne le motivazioni di un commento favorevole, quasi a doverlo giustificare, ma offenderei lanima se ne sezionassi il corpo.
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Fausto Torre
- 04/01/2014 16:19:00
[ leggi altri commenti di Fausto Torre » ]
ci sono delle cose affascinanti, ma tutti quegli infiniti e le preposizioni seguite da infiniti danno al testo un piglio contorto, secondo me mortificandone la potenziale efficacia secondo il mio sentire che è quello di uno che quando legge vorrebbe sentirci la bellezza ideale
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