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La Via di mezzo: un paio di stivaletti azzurri

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                                                                  “E voi? Cosa vedete seduto in faccia a voi?”

                                                                   Il maestro allora rispose:

                                                                  “Io vedo un buddha.”

 

 

 

 Ho comprato un paio di stivaletti azzurri -

andranno bene per l'autunno

ma anche per l'inverno - tronchetti di morbido camoscio, 

né scarpe né stivali -

appunto dei tronchetti, una via di mezzo.

Ci metterò i miei piedi nudi - non solo

per non ferirmi camminando

tra la terra e il cielo - anche per la bellezza. 

Così ci scenderanno volentieri - i pensieri -

e non saprò se è di lacrime o di pioggia

quell'alone scuro - togliendoli la sera.

Finita la stagione li spazzolerò con cura 

prima di riporli nella scatola, 

pensando che forse verrà la primavera -

e io sempre la stessa - eppure un'altra. 

 

 

 

 

 Alessandra Ponticelli Conti - 29/09/2013 14:01:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Che meraviglia "questo paio di stivaletti azzurri". Sebbene non siano "né scarpe né stivali", sapranno comunque "contenere" e fare tesoro delle nostre nuove esperienze. Una poesia intensa e ricca di significato. Molto bella, Cristina.
Un abbraccio
Alessandra

  Cristina Bizzarri - 29/09/2013 00:11:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Vi ringrazio tutti col cuore dalla mia via di mezzo. Un giorno qualcuno dovrà scrivere qualcosa, non credete, di questo nostro a-dogmatico, a-formale, affettuoso dirci grazie dopo le letture. Ha la stessa bellezza e la stessa grazia della cerimonia del tè!
Buonanotte.

 amina - 28/09/2013 22:46:00 [ leggi altri commenti di amina » ]

Per la bellezza dei piedi nudi nella via di mezzo arrivi da una primavera d’esistenza un’estate trascorsa tra la terra e il cielo lì dove accoglie nel tronchetto il camoscio dove vanno a finire i pensieri tra lacrime e pioggia con.fusi la sera Metterai l’AzzurroCristina
nella scatola dei colori con la cura di una NuovaPrimaVera, un’Altra
E un’altra magnifica Poesia Cristina

 Emilio Capaccio - 28/09/2013 19:20:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

Deliziosa poesia, anche con il colore giusto di scrittura che fa "pendant", chiaramente.
Tu sei rimasta dentro quegli stivaletti, perché a me danno l’idea di essere il mezzo più appropriato per camminare con leggiadria nella vita e con lo spirito di una eterna fanciulla; un altro tipo di scarpe non sarebbe stato la stessa cosa.

Un abbraccio sig.ra Verlaine.

 Nando - 28/09/2013 16:26:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

"Così ci scenderanno volentieri - i pensieri -

e non saprò se è di lacrime o di pioggia":

questi versi sono il cuore della poesia, di questa stupenda poesia che, con calzature da uomo, posso fare anche mia.

 Loredana Savelli - 28/09/2013 15:01:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Mi piace moltissimo, stile ingenuo nel senso zen, quindi più puro che ingenuo.
(Ho letto l’"eppure" come un "oppure" e ho pensato che poteva anche essere così).

Ciao!!!

 Marco Giovanni Mario Maggi - 28/09/2013 13:18:00 [ leggi altri commenti di Marco Giovanni Mario Maggi » ]

Gli oggetti che ci osservano seguendo il passare incalzante dei nostri giorni, giorni felici e giorni tristi, loro rimangono lì, mentre noi mutiamo continuamente pur rimanendo le stesse persone. La trovo molto bella e rappresenta un tema a me caro. Ciao Cristina.

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