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Il ritratto

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A mia madre

   C'è un ritratto di te a vent'anni

   che io non posso guardare.

 

   Sul mobile, nel soggiorno,

   sul mobile che incastona il televisore,

   c’è un ritratto di te a vent’anni

   che io non so dire.

 

   Certo, in esso ti protendi,

   sorridi, come pretese il fotografo;

   sei già china su tuo marito, su noi…

   Ma tutto questo non è niente

   di quello che riesco a sentire.

 

   Ogni volta il ritratto

   esce dalla cornice

   scivola in me

   prende il posto della ragione

   diventa un mare di tenerezza…

 

   C’è un ritratto di te a vent’anni

   in cui chiedi perdono della tua bellezza.

 

                                                        (1990)

 

 laviniafrati - 26/06/2013 14:16:00 [ leggi altri commenti di laviniafrati » ]

Bellissimo il verso " C’è un ritratto di te a vent’anni in cui chiedi perdono della tua bellezza".



 Ferdinando Battaglia - 23/01/2013 22:34:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Sì, anch’io ne conservavo un inconscio ricordo, la sua rilettura è conferma e novità; il verso finale è il punto d’appoggio dove far entrare le leva per sollevare il mondo.

Ciao Pietro, con stima.

 Loredana Savelli - 23/01/2013 21:12:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Stupenda. L’avevo letta e non potevo dimenticarla.
Ciao

 Cristiana Fischer - 23/01/2013 13:07:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

amori della vita!

 Fiammetta Lucattini - 23/01/2013 10:45:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Davvero bella e commovente. Cari saluti.

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