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al testo di Mario Calzolaro
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E torno lungo quei moli desolati per cercarti nella ruggine e nel silenzio di mille eliche relitte ho attraversato una selva di querce prima di raggiungere il litorale in cammino già pregustavo e sentivo il profumo tuo di mare ora tu hai occhi di sole ed il vento ti scompiglia i capelli mentre corri sulla sabbia umida dietro di te orme bianche di schiuma sembrano inseguirti quasi un volo di libellula marina Poi ti arresti sul filo dell'acqua e il tuo pensiero si fa tangibile cortina solida di immagini, hai già pianto tutte le lacrime del mondo ora sei immobile e mille granchi azzurri ti accarezzano i piedi. Tu sorridi e lo abbracci è tornato per te dal mare ed è un volo a due come un amplesso tenero e selvaggio. Sarà ancora marea alta, stasera! |
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