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A te che mi sorridi silloge

di Caterina Nicoletta Accettura
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Pubblicato il 07/03/2011 05:56:16

A te che mi sorridi, dedico questi versi

pieni di dolore

per averti perduto,di speranza per averti avuto, fratello. Riry







Estate 2005

Con l’estate tornò il cinguettio

l'ombra del pioppo,il grano,

l'odore della rucola tagliata .

Troppo brillante quel sole.

Troppo azzurro quel mare.

Troppo fragile la vista mia

e questa casa amica

mi parve la barchetta della noce.

L’autunno attesi

e mattini bagnati di rugiada

disfarsi nella pioggia,

l’aria che presto imbruna e mi nasconde.

Non permisi a nessuno

di scavare dal cuore

la tristezza degli occhi

ne’ volli parlare di te

fratello amato.

Soltanto la chitarra,a sera

e la tua voce nel vento,di lontano

mi portavano il colore della ginestra

l’arcobaleno che ride nel tuo sguardo.


* Inverno 2005

Giorno d’attesa in questa stanza amica.

Tra libri e quaderni e fogli sparsi

il pensiero di te torna alla mente

Ha il sapore delle bacche appena colte,

aspre,come veleno che mi brucia

questo giorno d'autunno.

Tra i miei, c'e'un libro tuo.

Eri bambino allora e gli occhi tuoi

e le manotte piene sfogliavano quell'

antologia in cerca di poesie .

Le trovavi e sedevi tranquillo accanto a me.

Scorrevi le righe e mi guardavi,

era una scusa,solo il pretesto,

per un bacetto, per una carezza...

Ora quel libro e’ chiuso.

Me lo desti, quando andai via

per la mia nuova vita.

Quelle paginette disegnate a colori,

la tua calligrafia

mi fanno pensare a te che soffri

a me che vorrei tra le braccia

te bambino paffutello e dolce

con quella rara lentiggine sul mento.



Vorrei scrivere per te una fiaba bella,

piena di arcobaleni e di colori,

di luce e castelli e fate ed elfi

e tu su un fantomatico ippogrifo

volare in alto come un aquilone

e planare su un prato tutto verde

rigoglioso per frutti e per salute.


Tu nascesti come una poesia

noi ti accogliemmo, prezioso dono,

ti curammo e amammo come un figlio.

Eri il nostro ricciolino biondo,

che correva per casa.

Eri un cucciolo,un micio,

quanti nomi inventammo per te,

inaspettata luce di un tramonto.

Tu correndo mi sbattevi le mani sui ginocchi,

io ti prendevo in braccio e ti stringevo

"Mi fai male, Mimiii..."

Non era male,quello,era il mio amore..

*

Ed io ti penso

_____________maggiormente a sera

quando tutto e', silenzio e stelle

e la notte avvolge il mondo e luci

e questa vita che sento tanto bella

piu' luminosa e risplendente appare.



Ho piu’paura allora che tu vada via,

all’improvviso cosi’ senza avvisarci.

Allora veglio per tenerti in vita

allora prego che tu veda il giorno.

L'amore puo’ portare alla follia.

*



Come mai

__________ e' passato tanto tempo!!

e noi, noi, non ce ne siamo accorti.

Noi pensavamo fosse eterno il tempo

dei sentimenti, dell' albero fiorito.

Ma per ognuno di noi che andava via

quella casa sembrava un po' piu' vuota.

Aveva gia' le foglie dell'inverno

accartocciate al sibilo del vento.



Impossibile mentire

a chi sa gia' la fine delle rose.



*



Mamma,

con quel volto d'agonia,

riprendi ancora l'abito elegante

ravviva il viso

un filo di rossetto

dischiudi gli occhi

donaci un sorriso.

Sono lontana,lo so,ma io ti penso,

sento le tue grida di dolore.

Saperti cosi' é una gran pena!

E' mio figlio!

Pensare di perderlo non posso.

Saliro' il Monte della Croce vicina a lui,

come il pettirosso.

Vivrò,finch'egli vivra' per dargi aiuto,

per sollevare le sue membra stanche, il corpo martoriato.

No, no,io non lo lascio.

Poi me ne andro' con lui.

Qui, che ci faccio?











Ad un passo dal cuore



Sei qui, ad un passo dal cuore

ti sento stringermi le mani.

La tua voce mi parla di noi

Mi ricorda la vita ed il passato

vissuto insieme che torna

piu’ che mai prepotente

a spezzare le catene di oggi.

Io ti ascolto e le parole tue

mi si poggiano tra le dita

con le palme aperte raccolgo

le tue stelle,i tuoi bagliori

tutto il bello che nel tuo animo

risplende coi colori dell’estate

Parole che donano.

che sono le carezze che vorrei darti

la mano tenera che non avrei dovuto lasciare

il sorriso che non giunse in tempo

a rasserenare il tuo animo.



Non lasciarmi, non puoi !



Posso essere io il tronco a cui ti afferri

Sono saldi i rami e le radici

profonde a trattenere frane,

la verdi foglie danno l’addio all’inverno

ed i germogli nuovi guarda la gazza

e beve avida allo specchio di rugiada.

rischiara la voce a nuovo canto.

Resta li ad un passo dal mio cuore.

Non te ne andare.






Fratello

Partoriti da uno stesso ventre

messi al mondo da uno stesso grido

sbalzati, scomposte pedine,

per strade diverse dove ci portava la vita

giovani, inermi,indifesi

Ma se incontro il tuo sguardo

mi balzi incontro col viso paffuto

di allora bambini,uniti

nella stessa capanna di carne

di carne e di sangue,di quel ventre

che non ci ha mai partorito del tutto,

ma tenuti al tepore di una nascita

ma del tutto compiuta.

Che travaglio e' la nostra esistenza

Nelle strade nessun volto amico

o simile al nostro, fratello.

Ma non ci perderemo......

Te ne andasti.

Io credetti fosse per poco.

Ma se sento una voce lontana

sei tu che mi parli all'orecchio

e mi dici di andare nel prato

a giocare a pallone noi due

di parlare, parlare, parlare

di giocare a pallone, parlare

delle cose che abbiamo avuto

delle cose che abbiamo perduto

di salire in collina a mangiare

il panino,a sbucciarci i ginocchi

scivolando sull'erba bagnata

parlare, parlare di questo tempo

sospeso negli anni

Non ti ho rivisto quasi piu'.

E il desiderio e'la consuetudine

di vita che ci unisce,accomuna

ci offre una complicità nuova.



La tua mancanza e' spina

che tolgo dal piede ogni giorno

prima di iniziare il cammino

per le strade del mondo

che vorrei mi portassero a te

Ma, nessuno sa la nostra sofferenza

ne' legge il dolore del nel nostro silenzio.


A Gabri. e a Nicola.




*




Cometa

Col viso sollevato cercavi le stelle

o un cavallo alato che correva tra le nubi

o un palloncino colorato che volava nel cielo

attiro’ il tuo sguardo quel mattino che una musica

dolce ti avvicinava a me, che insieme abbracciati

guardammo salire lontano tra le nubi e disperdersi

nell'immenso tutto solo.

Tu, quello sguardo colmo d’amore non lo hai mai perduto

E le pietre accatastate ai tuoi piedi non tolgono

splendore alla tua bianca innocenza,ne' colore ai tuoi sogni.

Mi additavi la cometa ferma sul castello di Arechi

e la bellezza divenne poesia tra le tue mani.

"E'sempre li, tornera' tra mille anni

noi non ci saremo, dicevi, ma lei si' tornera'

a risplendere sulle antiche torri.

La vita degli astri e ' scritta in cielo".

Se al mondo vi e' dolcezza, risplende nei tuoi gesti

Fa velluto la tua voce, sublime il tuo coraggio

musica bella sgorga dalle tue labbra .

Che la sofferenza degli uomini e’ preghiera sublime

la sola che avvicina Dio, la sola che Egli ascolta.

e accende la speranza,come un prato si bagna di rugiada.



Col volto sollevato anche ora cerchi le stelle

ed un cammino di luce al nostro inerto andare...

Ogni alba si apre per te col mio pensiero

e il mio bacio che soltanto tu devi sentire

si poggia sulla gota tua pallida ,come sui

sui petali di un fiore delicato che solleva

la corolla testarda e che non teme la vita

a contrastare furiosi venti per nuove primavere.







Una bellissima dedica che trabocca del tuo sentimento incontenibile. Dal punto di vista lirico, avrebbe molto da guadagnare se il tuo afflato fosse trattenuto ed espresso con una diversa concisione e con una decisa rinuncia all’esp-licito. Qualcuno considererà delittuoso che ti proponga un controllo sui sentimenti , ma a mio avviso la tua ricchezza interiore non sarebbe censurata e la tua poesia potrebbe diventare un distillato del tuo sentire. Perdona queste considerazioni che sono solo parere personale senza pretese di oggettività. Quello che conta in realtà è che scrivi sempre cose emotivamente coinvolgenti e sincere, il resto alla fine conta ben poco. R.V.


















Sentirsi inutili

Sentirsi inutili quando tu stai male

osservare la tua fotografia

mentre corri sui prati di Molveno

e sapere che non potrai farlo piu'

Fuggivi allora per gioco inseguito

dalla mia voglia di prenderti e farti

ruzzolare e darti baci

tra l'erba fresca ed tuo viso acceso

mostravi il sorriso di bambino

pieno di vita dalle gambe snelle

lo sguardo ed il cuore buono

dolce come il miele che le api

promettevano ronzandoci intorno

e tu eri il fiore.



E sei fiore anche adesso nella lotta

ogni giorno si fa piu’ duro il peso

della salita che impiomba le tue gambe

il petto mio ed e’ macigno che rotola

dal monte ci travolge senza scampo.

Saperti rassegnato e fiducioso,

sei tu che fai luce e il tuo coraggio,

ma se taci e non rispondi

so che il tuo labbro si corruccia e piange,

so le tue notti piene di paura

so che ogni alba speri che sia nuova

invento sogni e bugie e mi sento in colpa

che a cadere sei stato proprio tu.

Se giovinezza e' vita a te vien tolta?

e perché, mi domando ,soffri tanto?

Ma, nessuno mi risponde se non questo

infinito silenzio della casa.

Tutte le canzoni che cantammo

tutte la tua vita appassionata

appare come un bianco tappeto

che dinnanzi a me si snoda

privo di macchie,.tu eri l’innocenza,

la poesia della mia vita e dei ritorni.

E se potessi io forzare il cielo

al mio pugno teso aver risposta

al destino chiederei il perché

del dolore degli uomini

a Dio misericordia alle mie colpe

se mai colpa ci fu di averti amato

prendi me se é una vita ciò che vuoi

risparmia sofferenze e paure al fratello

togli dal collo quel male che lo uccide .

Prendi me.

Sarei felice di mettermi al suo posto.












Ritorno

Io sono ritornata e tu non c’eri,

non vicino come le altre volte

ed ho stretto nel cuore la tua assenza.

Mi pesa e mi smarrisco nelle stanze silenziose

della casa paterna e le tue cose.

Lo sai che ho scritto per te tante poesie

quando l’angoscia diventava piu’ feroce.

Era dolce modo per parlarci.

Questa e’ davvero un’isola felice

Nell’aria si spande il gelsomino e

Chiudendo la finestra lascio fuori

le luci del porto, le navi alla rada

che raggiungono la terra di Sicilia

I lumi che in fila sul pendio

segnano una strada silenziosa

fino al castello di Arechi

Il mio cuore va sulla collina

dove dorme mio padre lieve sonno,

guarda di lontano la sua casa

Vedi sono tornata e piu’ non temo

Le folgori del giorno e sui capelli ho ancora

qualche ramo di corallo e fili biondi.

A tavola di nuovo c’e’ il mio posto



E mi sembra che anche tu ci sia

e ridi

tra l’ondeggiare delle foglie delle piante

nel volo azzurro di un passerotto estivo

Solo negli occhi tuoi bella innocenza

mi parla ancora

La tua mano tocca la mia, stringe le dita

Io sono venuta come tu volevi e

non ti lascio se non sei guarito.

Poi chino il capo e nascondo una bugia

che ai miracoli io ci credo ancora……



L'infinita dolcezza nello sguardo

La tua musica che sola ti conforta

tra le sofferenze brilla ancora ed

io rinnovo voti alla speranza.



*

..

Stella marina

Stella marina impigliata alla rete

gemi la vita tua libera un tempo,

e danzante felice nell’abisso

tra i rami rilucenti dei coralli

che’ un pescatore ignaro

ti catturo’ insieme ad altre prede

Ma il tuo rosso di fuoco ,

caduto dal cielo per caso

un giorno infausto d’estate

e per errore, precipitato in mare

non valse a salvarti

a riportarti allo splendore antico.

E mentre ti agiti convulsa

piu’ stretta si fa la maglia che t’ impiglia

e preme fino a spezzarti i raggi.



Ma la bellezza, no, non si cattura

la liberta’ non teme le catene.



Piango, con te, tutte le cose belle

che ho visto cadere inutilmente.



Ed il mio pianto e’ una perla bianca,

che scende nel fondo tra gli scogli

dove regna il silenzio piu’ profondo

dal fondo ti solleva e la mano protesa

ti riporta indenne sulla riva

li dove il mio amore ti riaccoglie

e il mare ti lambisce, dolcemente.




*
E più

E piu’che mai arranco sulle pietre

la vita un Golgota mi appare

che al fianco tuo cammino

e sento ferite ai piedi

su aguzze scarde sanguinanti

nudi

malfermi sul sentiero scosceso



No, non si placa il sole

e continua ad infocare strade

per chi e’ gia’ in salita

Ai lati attendono dirupi

e greti smunti

di torrenti in secca.

Com'e' lontano il mare che sognammo.



*

Cavalli bianchi



Avrei voluto per te cavalli bianchi

onde irruente e sconvolgente mare

orme di zoccoli sulla spiaggia arsa

voli di nubi, disfarsi di tramonti.

Tenere ancora un poco la tua mano

sentire il calore e l'abbandono

stringersi polsi e graffiare carezze

strappare baci e infrangere legacci

travolti dall’estasi di un giorno

scolpito per sempre nella roccia

del dolore che morde labbra a sangue e acceca gli occhi .





Se mi volto __

______ed io che cosa ho fatto?
Ho perso tempo ed ho tradito sogni
quanti che amavo non ci sono piu’
e tu che eri il respiro dei miei giorni
una candela accesa in un deserto di emozioni
brillavi puro col tuo cuore acceso da sincero amore
mi guardi da lontano sento il tuo respiro raggiungermi
la notte affannoso e mi sveglio in un turbinare di luci
che si spengono piano ad una ad una...........


Ti fermi accanto a me, mi dai la mano e la stringo
e’ fresca di rugiada.
Come il tuo viso che non so scordare,

come il bene che volevo darti ancora

e ancora fino alle prime luci.
*



Un brutto sogno

E' la mia ultima estate

e' la mia ultima estate

e mi tappavo le orecchie

con le mani per non sentire

quella voce uscire dalla tua bocca.

a me, non me lo dire

a me, non me lo dire

e mi son svegliata gridando

tra le lenzuola madide

e il tuo volto sudato

ho atteso l'alba singhiozzando

ed il pallido sole .Disperata.



Non ci credo. Che sia l'ultima estate.




*



Finalmente a casa.

Varcherai la soglia tremando

e tornerai tra il profumo di casa

le tue cose.

Piangerai di commozione

ed il tuo viso sara' asciugato

dalle persone care che

ti stanno vicino e piu' di me

eppure ti ho amato e ti amo

oggi piu' che mai,fratello mio

E sara' per te un giorno bello.

Vorrei tornare a casa,

solo per qualche giorno

tra le mura domestiche e' diverso

Vorrei vedere la mia scrivania,

dormire nel mio letto,sospiravi.

Lunghissima l'attesa, la pazienza.

Oggi finalmente sei contento.

Mi basta saperlo.Io sempre assente



Forse non e' un buon segno.

non importa, sarà quello che Dio vuole

La mia superbia non infanghi questo momento

Sei contento.Qui guarirò piu' in fretta.



Si.



Tu sei un cuore che palpita,come brezza gentile.

la tempesta ti sfiora e non la vedi o anche questo

e' tempesta.



*



Bocche chiuse

Bocche chiuse barriere di silenzi

di nonfatti, di parole

esauste di attesa.

Bocche cucite

Batte contro folle

il mio desiderio di sapere

mani che scivolano sui vetri

ghiaccio di gelidi non detti

e di frustrate speranze.

Occhi sbarrati cercano una via

cruna dell'ago a perforare

remote indifferenze.

Un niente di risposta

al che ti giochi?



Bocche chiuse di lama

l'amaro di una vita.

*

Il momento


Il momento di lasciarti andare abbraccia la mente,

appoggiata allo stipite di una porta socchiusa

che fuggevoli sguardi implorano ancora carezze,

mattini candidi di nebbia a sgombrare nubi

in questo cielo avaro di azzurri tace il destino.

su vaghe parole ti seguo, confusi pensieri ormai

aumentano la spazio mai colmato dal tendere di mani.

non ti supplico di non andare se straziante dolore

ti aggroviglia al lenzuolo bianco di petto ansimante

al tacito morire di uno sguardo,immemore di canti

voce che giunse sempre a rinnovare complicita'tenere



Ora so che trascina ed allontana lo stesso amore

che fu nodo di catene, tumulto per comuni sogni.



Chinerò’ il capo sulle ultime note a strazio e ti sentirai

finalmente libero, sotto un altro cielo.



*

Del gelo invernale

Della sera invernale il gelo fermo tace

al silenzio di un urlo spezzato

che Amore parla e la voce piana

attarda il fiato alle labbra serrate

agli occhi socchiusi di ciglia cucite

iI respiro leggero posa nell’alvo

fiume che dalla montagna si stende

mille rivoli celando nel corso e

ferma vita un macigno ingombra

la tua esistenza leggera e la mia

impotente mano abbandona

Scende gelo nella mente e spazza

i nostri giorni una tormenta

infinita.

poi la pace distenderà le rughe ai nostri volti tristi

E’ giunto il momento del distacco, amore,ma ti sento vicino.

dormi accanto col viso sereno, io vedo un bambino felice

correre sul prato rifugiarsi nel mio abbraccio materno...

Ma come e’ buia ancora la notte nell’attesa



Sitio

Ho sete percepisco tremante

ma non posso darti da bere

esangui labbra fremono arsura

Il mio impotente gesto riporta

le mani lungo i fianchi inerti

ed i pensieri paralizzati dall'ansia.

Tra il biancore dei lini emerge

il tuo viso simile a quello di chi

oggi muore sul monte di croce.

Fratello il tuo respiro si fa

sempre piu' lieve, e' un soffio

della vita che ti lascia.E' fine

di inaudite sofferenze,e'vita

ancora trattenuta al petto.

Non vuoi lasciarci ed aumenta

il tuo dolore la forza che trattiene

ostinata le radici alla terra.

Cosi' giovane e bianco il tuo volto.

Non odo piu' la tua voce ora sei

una sola cosa col mio corpo

e la mano scivola vita alla mia

e trasmette il legame.Per sempre.

Accolgo nel mio essere tutta

la sofferenza dell'uomo

inchiodato al sudario.

Impietrita sollevo lo sguardo

e non vedo cielo.



.Ormai.

Ormai lo so che non ci rivedremo

Ti attende il cielo dopo tante lotte

quell’attimo che stacca il cuore,

quella ferita che non vorro'curare

Non ci saro’ quando chiuderai gli occhi

per sempre e li aprirai nella divina luce

e preghero' che tutto questo avvenga..

So che mi raggiungerai oltre quell’attimo

sarai per sempre vicino al fianco mio.

se questa vita ci allontano’un giorno

ormai lontano che non amasti mai,

la vita stessa ti riporta a me,

dopo l'addio che devasta mente e cuore

E gia’ so che sarà un amore che vivrai

con quegli occhi dolci che ora non vedono

che ti ritrovero’ nel suono di una musica

amata, sola ed ultima compagna al tuo dolore.

Cantavi ed era la sola tuarisposta alle domande

che volti cari ti pressavano sul letto.

Non rispondevi piu’ e quella musica dal tuo labbro

unico soffio di te,come sussurro,di chi va lontano.

Non piangere,

calde le tue lacrime mi sconvolgono

la mente e abbraccio le tue poche cose, un'esistenza

che si dibatte,nel tentativo di durare ancora.

Ed io vorrei tenerti ancora, vorrei non lasciassi

la tua casa e noi.

Lottammo insieme ed insieme chiniamo la testa

ad un inarrestabile destino, purche'tu trovi pace.

Ma io ti aspetto per cantare ancora e suonare

le musiche che amavi, per chiederti perdono del mio pianto.

Quell’uomo che muore e’ il bimbo che amai.




Ed ora

Ora che la vita ti strappa alle mie braccia

sento tutto l'amarezza dell'esistere

Batte l'orologio un infinito tempo

ed il giorno mi sembra piu'lungo

Se accendo la notte per te una luce

emozioni e ricordi dolcissimi tornano

solo la tua sofferenza mi e' fiele

ed infrange perfida ogni illusione

Attendo muta e chiudo gli occhi

sento solo te, piano e leggero

anche ora solo tu mi sei vicino.

Ti sento e mi basta il tuo calore.

Sei il mio pensiero che vive.

A volte sei un forte giovane uomo

che mi viene incontro col sorriso fine

col passo allegro a continuare

sulle snelle gambe la musica del cuore

a volte sei un bambino che gioca

sul tappeto e buono buono solleva

gli occhi e mi guarda tenerezza.

e mi chiama....Anche ora mi chiami

e culla mi sento ai tuoi sospiri.

fingo risposte adt esitanti parole.

Vorrei che fosse vero il mio sorriso

lo nascondo nei singhiozzi trattenuti

nel palmo delle mie mani ferite a sangue.

Vorrei credere all'impossibile stasera

mentre ti asciugo il pianto con promesse

vaneggiando sogni per non morire di pena.

Dalla finestra cominciano a vedersi le luci

vorrei tenerle accese per te, tutta la notte

a vivere per sempre nei tuoi occhi .



*
Voglio solo

voglio solo pensarti stasera

nel silenzio che scende sulle case

le nostre case sparse e un solo amore

quanto freddo sento e gli occhi chiudo

per sentire ancora soffiare il tuo respiro

quante palpebre stanotte tra i singhiozzi

si chiudono al buio in cerca,un lume acceso.

ed io scrivo mentre tu stai soffrendo o forse sogni

voglio solo pensarti stasera ed e’ gia’ notte,

non del cuore che dolcezza m’ispiri ed e’gia' alba

Volti e lacrime, trattenuti sorrisi per te

e tu , e tu ,dolcemente abbandonato al sonno

Se almeno sapessi che non soffri potrei

placare la pena per te che te ne vai,.

sfiorarti la fronte con le dita, dare

acqua alle tue labbra corrose

Non conosco gli abissi del dolore tuo

ma soffro i martirii dell’attesa,

in un buio pesto che non ha mai stelle

*




Cammino



Cammino su sentieri di silenzi

non ho piu' che fragili parole

bisbigliati fruscii di labbra.

semichiuse

L'espressione azzerata al limite

si appiattisce sbattuta contro un muro

e ritorna debole, dispersa, inefficace..

non ho piu'le parole che esprimano

gioia, rammarico, tristezza di albe

sempre uguali a sorpresa del letto

di sere rannicchiate sul divano

in difesa,ginocchie al mento

in attesa immemore del tempo.

Avevo il tuo sorriso,lo intravedo

baluginare trafitto di speranze

le prime piogge dell'autunno

ti hanno portato via da me

ed io ti aspetto con i pugni chiusi

ed un grido che si strozza nella gola.

chi mi terra' le mani quando il dolore diverra' piu' grande

l'anima non reggera' ai colpi del destino?

Portami con te pregavo con l'animo in ginocchio

non tenermi inchiodata al dubbio del ricordo

era un grido la mia preghiera,supplica

inascoltata come fosse nulla.

Vigliaccheria.... forse

Non compresi.

Non ho piu' parole per me, per te che ti allontani

il deserto di sabbia in afonia di suoni aspetta te

aspetta me, nomadi nuovi ,sconosciuta strada

all'arso dipanarsi delle dune.

La pagine corrotte della vita.

saprà la nostra storia senza parole

chiudera' il libro inghiottira' il sorriso.



E sara' tardi.




25 maggio 2007 ___Pace a Te.
tra le braccia del Signore














Dicono che Il dolore passi, come le gioie,

nella vita dell’uomo il tempo riesce a riequilibrare i pensieri, i gesti, il sentire

La poesia resta e ferma quegli attimi di gioia intensa, di emozioni, di sofferenza che altrimenti dimenticheremmo inevitabilmente.

Li ferma per noi e per quelli che leggendo i nostri scritti, si ritrovano in essi con le loro situazioni di vita.

Perciò’ la Poesia e’ momento creativo, e’ comunicazione. tra gli uomini.

Anche di cose strettamente personali:

E’ generosa poiche’ si da’ a tutti. ed ognuno legge in essa quello che vuole a seconda della sensibilita’, del momento che vive.

Queste poesie sono attimi di vita fissate su di un foglio,per te, Nicola.

Nicola, fratello amato,che sei volato in cielo il 25 maggio 2007.

Il fratello e' una parte di noi che se ne va, e' il gioco, la risata,

la monelleria, la bugia detta e nascosta, la complicita',

Il nonlodireamamma, la condivisione di un letto o di un panino

Il bacio che non mente, l'abbraccio spontaneo.

L'assoluzione senza processo.

Quando poi e' tanto piu' giovane, iniziano i sensi di colpa,

Quasi una beffa , l'esserti sopravvissuta

II ricordo di te piccolino sovrasta l'immagine di te adulto ed acuisce la pena di non averti potuto aiutare.

Almeno non come volevamo.

Resta, nell'animo mio, un dono meraviglioso che il Signore ci ha fatto, per poco, troppo breve la nostra felicita', ma l'abbiamo avuta , mi basta.

Parole so darti, se fossi un pittore dipingerei quadri con i tuoi colori ,ma sono solo un artefice maldestro di parole ed allora posso solo dedicarti le mie parole di dolore, di gioia, di tutti i sentimenti che mi hai ispirato nella nostra vita insieme.

Tu sempre con noi.Tu mi senti, lo so. E mi aspetti.

Tua sorella.___Riry





Consummatum est

Tutto e' compiuto

non il mio cammino con te

lontano dal dolore

il corpo opprimente

hai deposto fardello

alle tue pene alla lotta

lontano ormai torni tra noi

a mostrare il sorriso dei giorni lieti

l'armonia dei canti, giovinezza doni

risuonano le pareti di casa una presenza

Io ti aspettavo ed ora ti ho vicino

muovi le tende al soffio del vento

posi un bacio sulle palpebre mie

non piu'....... mi dici piano sereno

nell'aria il tuo non e' solo ricordo,

voce gentile che hai nome caro e volto.





Penso che tu ascolti la mia voce

implorante nel buio della sera

spezzata dalle raffiche di un vento

dei monti le nevi lente slittano

a valle ed il fiume sciabordio

d'argento consegna i suoi tesori

al grembo azzurro delle onde

Ogni cosa ha termine,ogni sogno

ed un fine alla nostra umana

vicenda non e’dato sapere

tessiamo la tela eternamente

su di essa farfalle d’oro i sogni

continuano nel buio a dare luce

battiti d’ali e scolorare volti

vita che nasce,vita che tramonta

ma il riso che ogi vedo nei tuoi occhi

che brilla intenso a stupore di sguardo

e’della giovinezza che tramonta

e’di un sole che si spegne all’alba

Lascia per me questo ultimo bagliore

ch’io ti pensi cosi’quando la notte

cadra’ dalle mie labbra e con la mano

mi dirai di raggiungerti, in silenzio.



Hai costruito un miracolo di musicalità
Il sentimento tenerissimo che esprimi esaltato dalla sonorita'piena e ampia come un respiro dei bellissimi endecasillabi. Qualche verso ipometrico ammorbidisce il ritmo e lo rende ancora piu suadente e leggero, esente da accademia. Avvincente davvero. R.V.


Ti vedro' in un fiore

Guardo fuori dai vetri
è arrivata l’estate sulle colline
ancora non sono convinta
che non ci sei più.

A volte provo ad immaginare

come sarebbe stato più felice

amore,vivere soltanto per te.

Guardo fuori ,vedo cio’ che ho dentro.

Un amore infinito per le cose che la tua assenza

accresce e riveste di pianto.

Comprai un ciclamino

mi sembrava avesse i tuoi colori e la bellezza

di un giovane arboscello,

Lo guardo ora, e’sempre verde e rosso, caldo

come la tenera mano che sfiorai.

Ti vedrò in quel fiore








Estate 2007


Come il sole



Non odiare il sole che tramonta
e’ solo stanco e vuole riposare
dopo aver dato a tutti il suo splendore.

Ed io ti vedo sempre come un sole.

Lieve e gentile il tuo raggio brillò
nella serata dolce di un Settembre
lo ricordo come fosse ora. La casa risuono’
dei nostri gridi si riempi’all’improvviso
e tu dormivi beato in una culla tutta bianca
e d’oro erano le ciglia tue, fili di seta
Tememmo di toccare quel’innocente volto
tanto apparivi bello, delicati adolescenti
sguardi aggrappati ad un "oh" di meraviglia
furono la prima tua tenera carezza.
Eri nostro e ti avremmo amato tanto.
Il desiderio di abbracciarti forte trattenni
incantata dinnanzi al’innocenza tua neonata
ancora adesso lo sento spaccarmi il cuore
e quel biancore di tenera nube lasciai andare
come fosse un sogno troppo bello ed oggi
lo ritrovo accanto a me nel ricordo che brucia
come neve e come neve si discioglie .
Dormi sereno
E’ il tuo primo compleanno senza di noi,
Ti porto un fiore rosso ed il silenzio

di chi ruba alla vita un altro giorno.

*






Nel vento


Nel vento ti sento piu' vicino

respirare, prendermi la mano


in quest'aria estiva di tramonto

profumata di mandorli e di ulivi

ancora correrai dinnanzi a me

mi chiederai di raggiungere la cima

fare a gara a chi arriva per primo

ridere del mio goffo arrancare

Ed io verrò per sentire la tua voce,

"Guarda di qua si vede il mare........"

le note di una canzone amata

nella tua esistenza cristallina.

Non puo' scompaginare il nostro affetto

quella tempesta che sfuma arcobaleni

restiamo uniti come siamo vissuti cosi'

in un troppo breve attimo. Abbracciàti.



A te che mi sorridi ______25 ottobre2007_


Grazie, per questo giorno,

_______________come allora mi riporta te


senza tristezza che vaghe sono ormai le lacrime


ed sospiri soffocati simulano una pace bugiarda


Se non e’ in mio potere sentire il braccio tuo sul mio


come in quei giorni che impressi nella mente


come fuochi rossi accendono il mio andare,

che il ricordo di cio’ che fummo un tempo

sia per me illusione di viverti dimensione diversa.

Amare, tenerti accanto come sempre che nulla tolse

l’attimo solenne, all’innocenza, ai colori della giovinezza

Caro mi e’ anche il dolore che fiorisce spine preziose.


Brillante, tra gli sparsi sentieri e delusioni, il tuo volto


rassicurante, fiero mi appare.Non puo’ la vita


spegnere un amore che e’ carne comune,e’ sangue


stretta di polsi, abbraccio, gioco condiviso,notti musicate

Aspettami.

Nell’attesa di questa notte invernale

fammisentire il caldo tuo respiro,

accendi domani tu la prima luce,

Che solo tu sei gia’ esistenza ed immortalita’.

Io, terra.



25 ottobre 2007
__________________Nicole



"Tu sei immortalità, io terra". Bellissima frase poetica che riassume tutto il tuo pensiero e sentimento. In fondo è consolatorio per l’anima quando il dolore si incammina su queste strade per sublimarsi e diventare non più strazio ma parte di noi stessi, materia del nostro vivere, presa di coscienza di un comune destino che per ognuno si realizzerà allo stesso modo. Una delicata e struggente poesia del ricordo e dell’assenza-presenza. R.V.



Inverno2007

E' tornato l'inverno anzitempo


un freddo gelido ferma i pensieri


silenzio intorno fitto di domande


spoglie di alberi caduti e nidi


un grido represso in un soffio


Che sorpresa amara al risveglio


non trovarti tra i canti dell'alba


fuga d'aurora scompari nella luce,


torni nei quotidiani gesti nelle cose


abbandonate, strette al petto mille volte.


Vivi con me per le strade, amico


mi tieni le spalle in gesto affettuoso.


ritorni nelle note di una canzone


sussurrata tra il tuo fischiettare allegro e la mia voce.


Ed era questo il nostro concerto, breve,fratello.


Noi siamo solo musicanti d'inverno.

Lui il maestro.

_________________Nicole










Angelo

Tu , ti chiami angelo.


Non so darti nome piu’ bello


per la tua dolcezza, per la mia


nell’accarezzarti il volto


nel baciarti la mano in silenzio


mentre dormi sereno, sogni......


forse sei felice di camminare in un prato


di bagnarti i piedi nella rugiada,


di tuffarti nel mare e nuotare..


Stasera non dormi,accanto al fuoco


ti asciughi le ali e sorridi luce


Che bel sorriso hai angelo mio,


che non seppi fermare


e mi restano solo parole


incantate da silenzi che non seppi colmare.


Blando come sonno


vieni stasera e chiudimi gli occhi


scendi sui pensieri affamati


di quiete e di silenzio.


le tue lunghe mani bianche posa


ove ruggisce vile il dolore


Tu creatura di cielo, Tu creatura


di terra bagnata da umani sogni.


abbracciami tra le candide ali


non mi restano che i tuoi occhi.

Stasera, non sento che la mia voce lontana.













Ascoltando Nuovo Cinema Paradiso


Un anno dopo





Mikay senti,

questa musica bella ci avvicina

e tu sempre abbracciato a me pregherai

che il tempo non distrugga il Cinema Paradiso

che sia solo ancora per noi luogo d'incontro

al di la' del tempo dello spazio, di tutto cio'

che ci ha fatto soffrire e piangere.Sperare.

Ora sono angeli che la suonano per te,

Ascolto e m'invade la tenerezza del tuo sguardo.

dei tuoi gesti, il tuo sorriso giovane

Ti vedo ed ancora riusciamo a parlarci.

A che serve dirti che e' passato un anno

l'anno che viene ne saranno passati due

o tre o cento o mille poco importa

se abbiamo sentito entrambi il cuore

spezzarsi, quella notte di maggio

al rintocco di campane lontane

e poi ricomporsi per amore di questa vita

che continuiamo a trascorrere insieme.

Tu tra le mie stanze, le parole i silenzi, le note

della giornata che sorge e muore con te .

E' stato tanto triste quell'attesa e poi il finire

che e' perfino bello ricordare che ora ci sei e sara' per sempre.

Non solo un anno dopo.





Alba

Una luna malinconica scivola dai tetti
si aprono finestre dai volti assonnati
pigiami, nasi schiacciati, grandi occhi,
antenne mosse appena dalla brezza.
grigia rigidita’.

La vita si e’ ridotta all’essenziale.

Disegno con le dita il mio nome,
il tuo, risalta sul vetro appannato.
Infreddoliti canti cercano cibo
beccano pezzetti di pane tra le piante,
tornano ai nidi implumi, teste
pigolanti affamati d’amore.

Come tutto e’ silenzio ancora e pace....

Radi passanti chiudono pensieri
tra baveri e cappelli.
Qualche cucina esala profumo di caffe’.
Distolgo lo sguardo dal balcone
alla scrivania, con le mani aperte
ti cerco tra il disordine dei fogli
e i tuoi spartiti di Chopin.
Non ti ho trovato tra nuvole di pioggia,
Se il cielo non mi da piu’ risposte, testarda
continuero’ la mia ricerca tra le note.

Dove sei?

Ti so in un gelido viale col cuore in pena.



______________Nicole


25 Maggio 2008

A mio fratello con amore_Riry


sabato, 14 marzo 2009
Quali colori







Primavera 2009

Quali sono i colori che vedrai

dall'angusto spiraglio di una crepa?

Sul prato brillano papaveri e roselle

ed una mano pianta ancora nel giardino

giacinti e primule panse' , rivolto

lo sguardo al cancello che non apri.

Non so.piu' nulla.Ad ogni cosa estranea.

E su questa negazione arretro il passo.

Smarrita mi appiattisco

contro una siepe che inghiotte

il non -essere- piu' -io senza di te.



_



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