Tra le celesti sfere, un tempo illeso,
Lucifero brillava in gran splendore,
un orgoglio ardito e l’animo offeso,
sogna il trono, sfida il Dominatore.
“Perché servire? Voglio esser sovrano”,
così gridò, forgiando un’alta schiera,
con sguardo fiero, il fulmine alla mano,
si alzò ribelle, l’ombra nella sera.
Ma l’armi divine, mosse Michele,
al grido di: “Chi è come il Signore?”
Tremò il ciel, nella lotta fedele,
finché cadde l’angelo traditore.
Dal Regno scacciato, l’oscura fiele,
soggiacque al peso del suo livore.
N.d.A.: Ribellatosi a Dio, per superbia e invidia, Lucifero fu sconfitto dall'arcangelo Michele. Per Lucifero, divenuto Satana, e per i demoni, non vi fu più speranza di redenzione, perché la loro "scelta" era irreversibile.
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