:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Articoli
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1654 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Sat Oct 12 08:57:16 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Politici deliranti e grilli natanti

Argomento: Politica

di Lorenzo Roberto Quaglia
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti gli articoli dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 18/10/2012 23:02:04

Dire che la situazione politica italiana sia confusa è un eufemismo. Nel centro destra, Berlusconi silente, parlano gli attori non protagonisti, ma il problema è che ciascun gregario propone scelte e strategie opposte a quelle del collega di partito. Chi vuole riagganciare con la Lega di Maroni, chi non vuole neanche sentirne parlare. Due grandi regioni, Lazio e Lombardia, governate dal PDL, in piena crisi di nervi con i Governatori che si muovono su binari opposti: quello laziale attende nel fissare la data delle nuove elezioni, quello lombardo vorrebbe votare domani.

Nel centro sinistra situazioni di delirio politico analoghe, degne di nota solo come spunto per le battute ai comici di turno che di questi tempi non fanno fatica a scrivere il copione. All’interno del PD le primarie stanno riuscendo a spaccare nuovamente il partito, ma questa volta per fasce di età, non per ragioni ideali. Se le primarie le vince Bersani, D’Alema non si candida alle elezioni politiche, se vince Renzi cosa fa D’Alema? Combatte sino alla morte! Veltroni invece rinuncia di suo, tanto sa benissimo che nessuno l’avrebbe cercato per offrirgli un seggio in Parlamento, ma il prossimo maggio si elegge il nuovo Presidente della Repubblica e ci sono i nuovi senatori a vita che il nuovo Presidente potrebbe nominare…

Il centro centro ormai offre solo posti in piedi: Casini, Fini, Montezemolo, Tremonti, Della Valle. E’ uscito Rutelli che si è spostato a sinistra dove però trova Di Pietro e Vendola che sono forse gli unici veri oppositori di questo governo tecnico che ha compiuto più azioni politiche degli ultimi governi politici che tecnicamente cercavano, senza riuscirci, di evitare agli italiani l’ultimo anno che invece ci è toccato di vivere. In mezzo al guado il Grillo che ha smesso di saltare (adesso nuota) e che raccoglie intorno a sé ancora molti consensi, ma sembra che gli italiani stiano incominciando a nutrire qualche dubbio se sia il caso di affidare a persone senza esperienza alcuna di gestione della res publica un bene pubblico che sia più “importante” di Parma.

Se questo è lo scenario, tra pochi mesi per chi gli italiani dovrebbero andare a votare? Tra l’altro per ora una nuova legge elettorale non è stata ancora approvata dal Parlamento, quindi si andrebbe ancora a votare con i candidati scelti dalle segreterie dei partiti (senza considerare che ci sono partiti che non hanno neanche la segreteria, ma forse solo una segretaria).

E i programmi? Qualcuno sente parlare seriamente di programmi?

Purtroppo il vero problema che ha l’Italia e che dovrà per forza essere affrontato e speriamo risolto nella prossima legislatura è l’abbattimento del debito pubblico, quei 2000 miliardi di euro che rendono vana ogni manovra finanziaria o di stabilità. Sono 80/90 miliardi di euro all’anno di interessi che paghiamo che ci impediscono di uscire dalla spirale recessiva. Questo è il vero tema che i partiti che si candidano a governare l’Italia devono studiare e devono spiegarci come intendono risolvere. Il resto sono solo chiacchiere. E gli italiani temo che si siano stancati di chiacchiere. Se non ci sarà chiarezza sui temi economici, su questo tema economico la cui soluzione renderà poi veramente possibile parlare di rilancio dell’economia, del lavoro e di tutto il resto, a votare gli italiani non andranno. L’astensionismo è il vero nemico che i partiti politici devono temere, non il Grillo natante.

Ci servirebbero dei politici nuovi che abbiano idee nuove per affrontare i tempi nuovi che stiamo vivendo. La recessione può essere da stimolo per sviluppare nuove idee, nuovi pensieri, concepire soluzioni nuove a problemi vecchi. Per esempio i leghisti in Lombardia sostengono che votare subito per le regionali costerebbe 50 milioni di euro che potrebbero essere risparmiati se si votasse in primavera insieme alle politiche. A parte il fatto che nessuno può sapere cosa costerebbero sei mesi di campagna elettorale alla Lombardia, ma chi ha detto che i componenti dei seggi elettorali debbano essere pagati in contanti?
Chi ha detto che non si possa risparmiare evitando di stampare tutta quella carta e tutti quei registri (chi è stato membro di un seggio elettorale sa di cosa parlo) che poi nessuno va a leggere e a guardare? Si potrebbe ridurre la burocrazia di un seggio elettorale e le persone che lavorano per due giorni al seggio potrebbero ricevere un voucher da spendere entro 12 mesi per servizi resi dalla pubblica amministrazione. Per esempio potrebbero essere spesi in Posta, presso le ASL o per pagare multe o ammende o inventarsi altre soluzioni. Lo Stato (in senso lato) eviterebbe così uscite di cassa immediate e le spalmerebbe su dodici mesi, senza contare che qualcuno il voucher potrebbe anche perderlo… (ops, non volevo scriverlo)

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Lorenzo Roberto Quaglia, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Lorenzo Roberto Quaglia, nella sezione Articolo, ha pubblicato anche:

:: [ Politica ] Perché votare? Per chi votare? (Pubblicato il 04/02/2018 11:18:50 - visite: 1565) »

:: [ Religione ] Un bimbo di nome Gesù (Pubblicato il 09/12/2017 19:35:23 - visite: 1022) »

:: [ Storia ] La Rivoluzione russa: considerazioni finali (Pubblicato il 28/10/2017 00:03:48 - visite: 1150) »

:: [ Storia ] La Rivoluzione russa: la fase finale (Pubblicato il 16/10/2017 22:17:00 - visite: 900) »

:: [ Storia ] La Rivoluzione russa: le forze politiche in campo (Pubblicato il 15/10/2017 10:04:08 - visite: 1264) »

:: [ Storia ] La Rivoluzione russa: la Chiesa ortodossa (Pubblicato il 09/10/2017 22:47:50 - visite: 1377) »

:: [ Storia ] La Rivoluzione russa: l’ultimo Zar (Pubblicato il 08/10/2017 21:57:03 - visite: 1172) »

:: [ Storia ] La Rivoluzione russa (Pubblicato il 07/10/2017 18:10:27 - visite: 915) »

:: [ Libri ] London Lies (Pubblicato il 19/07/2017 22:06:02 - visite: 906) »

:: [ Politica ] Voltagabbana (Pubblicato il 14/07/2017 23:27:31 - visite: 1375) »