Pubblicato il 01/04/2020 15:58:29
Ricorda dell'uomo il suo essere ape questa impollinazione a schiera delle mani, come l'ape chino e raccolto il corpo allo schiumare della terra.
E sa ascoltare il suo seme, il seme, e attendere nella dovizia se la posa nel guanto è ricamo d'anime diverse.
Non siamo estranei e tutto continua, il sorriso a crescere nelle auto delle piante, il loro evocarci e superarci come vino dal bordo dei vasi.
Attendono forse un assenso nuovo- ci chiedono- da una pronuncia che ora è di pochi. Il muoversi e trasparire nella sufficienza imperfetta dei covoni.
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da alcune fotografie di Paolo Di Lello
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