Pubblicato il 25/01/2010 09:34:44
La poesia come preghiera.
La poesia svolge un ruolo analogo a quello della preghiera: un momento di solitudine con se stessi, con lo sguardo proiettato oltre la quotidianità, che ha bisogno di un luogo (la chiesa) dove sussiste una delimitazione spazio-temporale rispetto al resto del mondo incui viviamo Con la poesia succede la stessa cosa. La poesia è anche rifugio, contemplazione, ripiegamento su se stessi ,meditazione, voce . Anche se ci si riferisce a oggetti concreti, a volte tende a creare un alone di solitudine intorno .
San Nicola
Volemmo chiamarlo come te, per devozione che sei patrono della nostra citta’, amico dei bambini e degli umili quelli che, strisciando la lingua sul pavimento, giungevano ogni giorno al tuo altare per fede, per ringraziarti di un miracolo ricevuto. Poi fu proibito come tutte le cose belle da questo mondo di ignoranti che ha soppresso le tradizioni per un incolto modernismo. Denotavano la fede profonda nel divino e. nessuno si ammalava di questi pellegrini, dalle tue ossa continua una sorgente di acqua e di olio
San Nicola e' Bari e Bari e' San Nicola.
Puoi trovare qualcuno che non crede in nulla, ma la devozione al Vescovo di Mira e’ una cosa che scorre nelle vene come la linfa ad un fiore, ci sostiene, ci alimenta. In ogni casetta bianca c’e’ una tua immagine dorata di sacri paramenti benedicente tre bambini che un oste cattivo voleva uccidere Egli sollevo’ le tre dita , dall’altra mano reggeva il pastorale a la sua figura alta ed imponente fece tremare tutti, nell’osteria si fece un gran silenzio. Si udivano soltanto le vocine dei bimbi risorti a nuova vita.
Vedi , stasera e’ per te che sto narrando questo miracolo, accanto al tuo letto lo sussurro piano e tu mi ascolti,con quell’aspressione dolce del dormire. Ti narro di un bambino che nacque, che chiamammo come lui per devozione, ti aveva aiutato a venire al mondo. Ora sta li al tuo capezzale e ti aiuta ancora a sperare. Ti metto nelle sue mani, ancora. Stasera hai appena pronunciato il mio nome ed io ho stretto ancora al cuore la tua vita e la tua sofferenza.
Ti pensero’ piu’ delle altre sere e, se il Vescovo di Mira legge nel mio cuore,la mia solitudine infinita, il mio strazio per te,vedra’ dal cielo quelle lucine che ho messo alla finestra perché dal cielo vedano tutti quelli che ti amano e ti aiutino. Ogni stella e’ un volto. Ogni volto una preghiera che un uomo, una mamma, un cuore semplice ha levato per un ammalato. Non chiedo nulla, non ne ho il diritto Mikay, pur amandoti non ho diritto a nulla. Tutto é gia scritto in cielo. La rassegnazione ed il silenzio, la mia preghiera, per te. Ed uno sguardo fisso a quella cupola di astri d’argento dai quali attendo.
25 maggio. Non attendo piu’, Sei anche tu una stella che brilla nel cielo di una notte senza fine ? Sento una mano che prende la mia,raccolgo i miei fogli, le mie inutili parole. Sorridi sereno nel volto. Sei tu che cammini vicino a me, sei tornato per sempre.
Ora nessuno potra’ allontanarci. Mai piu’,mai piu’,mai piu’.....
6 dcembre 2009
_____________________Nicole
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