Pubblicato il 25/01/2010 09:21:00
Salerno 19 giugno 2006
Amico caro,
Ho molto gradito il tuo dono, Tu sai quanto ami scrivere e come passi le ore a computer per radunare sparsi pensieri e sensazioni in questo periodo della mia vita soprattutto, che la presenza accanto a i miei qui a Salerno, mi e' sembrata, se non indispensabile, almeno necessaria , per vedere riunita la nostra casa ,funestata dalla malattia di mio fratello, Nicola che tu conosci tuo dal momento che te ne parlo sempre. Ma quello che mi colpisce maggiormente e' vedere mia madre cosi' affranta e nello stesso tempo impegnata a concentrare tutte le sue forze per aiutare noi tutti ed in particolare il "piccolo" che tale e' rimasto sempre per noi. Dirti che sono addolorata é poco e qui sul tavolo della sala da pranzo, dove abbiamo trascorso tanta parte della nostra giovinezza,piena di ricordi segnati dal tempo sull'orologio a pendolo, ho iniziato a scrivere di nuovo ed il mio primo pensiero e' per te che con questo gesto mi mostri ancora una volta una vera condivisione di vita . Mi e' mancata e tu lo sai. Il political correct, la freddezza sono state a lungo compagne della mia vita e del mio rapporto con gli altri ora con te sento che non sono più sola e vorrei che questo lo capissi fino in fondo insieme al bene che mi dai e che mi fai. Nonostante la lontananza tra noi due si sia aumentata, guardando questa distesa azzurra e le navi in lontananza, mi sembra di esserti più vicina ed i delfini che a branco penetrano il golfo, mi riportano alla mente la nostra storia che non e’ solo nella fiaba. Vorrei scrivere per te una fiaba bella......... non e’ solo un augurio per Mikay, ma e’ il mio desiderio di vederti felice. Vorrei che la tua parte poetica, tornasse a risplendere e a trovare sempre nuove conferme. Se un po’ di merito ce l’avessi anche io, la mia esistenza non sarebbe stata inutile. Molti sogni sono precipitati nel nulla, molti vorrei restassero fermi ,foglie rosse di vite nello scoppio dell’estate. Vorrei le raccogliessimo con le nostre mani ad una ad una come dono prezioso della vita che abbiamo dinnanzi a noi. Un giorno, un anno, cento anni, non importa quando, ma come sono vissuta e, con te, tutto mi sembra nuovo e bello. Questa e’ solo un’occasione per dirtelo:a volte si deve farlo, prima che sia troppo tardi. La fragilita' della vita e degli uomini, mi ha insegnato ad amare, ad essere generosa, a non lesinare affetto e comprensione e gesti cari che fanno bene al cuore . Prima che sia troppo tardi....
Una strana ansia si e' impadronita di me in questi giorni, che non riesco a dominare. Mi sembra tutto troppo breve.Il tempo, le cose che faccio e che ho fatto, il mio rapporto con i miei fratelli,con i miei figli perfino, come se tutto si fosse fermato in quel giorno, alla notizia, alla telefonata improvvisa , al mio tempo trascorso a meditare a Taranto ,alle poesie pubblicate, al consenso come poeta, ai nostri brevi incontri, alle lunghe giornate senza presenze care famigliari..........un deserto su cui sarebbero spuntati dei fiori, i nostri pensieri, gli arcobaleni che avrebbero unito due vite, ancora lontane,ora tanto vicine e complementari.....
Ed ora che sono qui, penso che tutto e' troppo breve per poterci perdere in inutili giri di pensieri e di parole. Quanto durera' ancora questo tempo tutto sommato felice? Le rondini svettano in rapidi voli fuori del balcone fiorito ed il Golfo si estende fino all'orizzonte da punta Campanella a Paestum, l'aria profuma davvero di fiori , mite come i tramonti estivi ed io vorrei che tutti godessero di questo spettacolo cosi' bello cosi' vicino al mio cuore, penso a te che sei in studio e sorridi pensando a me che sono contenta del tuo dono. E' vero , lo sono tanto,mi piace portare con me quello che scrivo e so che nel tuo gesto c'e'tanto amore. Oggi e' cosi', non penso al passato, voglio che brilli in un solo momento il mio pensiero per la vita che vedo dinnanzi a questo mare amico e fratello,per le luci che iniziano ad accendersi sul percorso che va al castello di Arechi, per la Croce fiammeggiante che fra poco illuminera' il colle stagliandosi contro il cielo. E mi dira' come ogni sera che i veri Angeli sono gli ammalati, le persone che soffrono. Ma io aspetto che torni qui si sieda accanto a me come prima.
Tu sei con me, lo sai....come ogni sera sul balcone due sedie vicine, due mani che si stringono,non e’ molto, non ti ho dato molto, lo so, ma e’ per sempre.
Grazie.
______________________Nicole
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Caterina Nicoletta Accettura, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|