Pubblicato il 23/01/2010 13:59:23
Tra le ombre evanescenti della sera e l'ultimo colombo che lascia la ringhiera e torna al nido il pensiero mio si perde tra le finestre ed i lumi che si spengono e la strada che si fa piu’ silenziosa con l'ultimo barbone che si curva sulla sua roba, la raccoglie con pazienza,e si allontana seguito dal cane per andare a trovare un rifugio sotto un ponte dell'autostrada. Li osservo di lontano, hanno lo stesso passo ciondolante e sono stanchi entrambi. Un cappelluccio verde di lana, un collaretto colorato,una tenerezza infinita . Il guizzo improvviso del cane, strappa una carezza alla mano e le due sagome per un attimo si avvicinano. Amici.
Il mio sguardo si posa sulla vela bianca della concattedrale, che si staglia contro il cielo e si specchia nell’acqua delle vasche,sembra di vedere volare gli Angeli,tra il filare di piccoli pini ed oleandri color si rosa e bianchi,piantati di recente. Una luce soffusa di lampioni che di distende pigra tra la nebbia della sera calda, afosa,aria bagnata dal vento di scirocco e pensieri appiccicati alla mente, fragili foglioline primaverili indecise a rimanere sul ramo,gli ultimi passanti si dondolano sulle gambe pigramente rincasano. Il paesaggio quasi lunare, surrealista, da quadro di De Chirico, mi invita a rientrare nel mio studio, con la segreta speranza di trovare tra le carte pensieri e parole,fotografie e sentimenti,immagini, quel poco di me che e’ sopravvissuto e che cerco di fare bello con la Poesia............................
Chiudo fuori della finestra la notte do uno sguardo al cielo , alle stelle.Mi piacciono tanto le stelle……….
Chissa quante persone in questo stesso momento stanno col naso per aria a guardarle. I sognatori, gli artisti , i poeti,gli innamorati,la gente comune che non ha spettacolo piu' bello, che vede lo spettacolo piu' bello!! A quest'ora....e' come se tutto il mondo si trasferisse in cielo. A cercare la verita’ della giornata……..il perche’ di un altro giorno che se ne va e noi vorremmo fosse infinito. Nonostante le tante disarmonie del quotidiano e le notizie che ogni giorno ci tolgono quel po’ di verita’ che faticosamente cerchiamo di costrirci ,tenendo i piedi per terra e la nano sul cuore. Verita’…tutti cercano la verita’..quando un fatto di cronaca disturba la finta serenita’ di una societa’ che nasconde, cela, rapisce……….appiattisce. Non penso che sia facile assegnare dei confini precisi ,in campo umano ,alla verita' o alla menzogna,perché molto spesso si passa dall'una all'altra in buona fede,senza l'intenzione di far del male a nessuno.Nessuno di noi e' in possesso della verità, camminiamo per il mondo tra le musiche del giormo tristi o allegre, con la nostra faccia che e' gia una maschera, poiche' si adatta alle occasioni, agli incontri, agli amori,alle tensioni, alle mete che ci prefiggiamo di raggiungere. La verita e' solo tensione verso un'autenticita' che e' fedelta' a noi stessi a quello che siamo par natura, per inclinazione o semplicemente per quello che la vita ci fa(rende)ogni giorno trasformandoci senza che noi stessi ce ne accoorgiamo .La verita' di un essere che cerca disperatamente di sopravvivere nonostante le lacerazioni che questa societa’ ci impone.Totus mundus historiam agit, scriveva Shakespeare sul Suo teatro intinerante,il Globe theathre..... .E non a caso!!
Il ticchettio della tastiera ed il sottofondo di una musica dolce, due dita di cognac che si sciolgono nella gola e scivolano calde, mi fanno percepire che la giornata volge al termine ed io con lei. Ma io sono sempre qui scrivere, a pensare , a parlare a ritmare in un verso tutto quello che mi passa per la testa,convinta di far luce, chiarire.Ma perche? La quiete apparente della sera porta il mio cuore a soffermarsi sui pensieri della giornata, a guardare il passato con infinita tenerezza ed il futuro con una speranza.E’ il presente quello che non torna.
Ma stasera sento nell’aria un lieve profumo aspretto del geranio bianco, me lo sono regalato stamattina,l’ho comprato con una manciata di monetine al carretto dei fiori e me lo sono tenuto stretto tornando sulla via di casa. "Compri la piantina dimentichi il pane! mi e' stato detto piu' volte".Sorrido,ormai. Mi sentivo felice, come se quest’aria di fragole e di edera mi rinnovasse emozioni, ho scritto la Primavera dei Poeti, cercando i versi che i poeti, quelli veri, hanno dedicato alla prima stagione. Chissa’ se i miei fratelli di penna stanno li davanti alla tastiera,come me, se ci fossero le note si sentirebbe una musica per ognuno di noi che scrive, sarebbe una sinfonia stupenda Ma i nostri pensieri, quelli si che si trasmetton Domani troveremo le e-mails, la parola di quelli che seguono il nostro percorso, con la guancia appoggiata ad una mano, le letterine che danzano e gli occhi fissi ad una luce e a una pagina d’amore e di vita, la nostra vita.
__________Nicole
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