Pubblicato il 20/06/2018 11:52:15
Non assomigli a nessuna parola, sei dettata in caratteri che amano tacere, corretta dall’assurdo nella grafia amara dei miei notturni. Qualcosa di te si è intinto e dissolto in ciò che ho di più fragile e antico. Pensavo il tuo amore precedesse ogni meraviglia o fosse una poema, di là da venire, un’infanzia eterna, ed invece è lo stesso inchiostro che mi scrive.
Da L'oltre quotidiano - liriche d'amore
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