Pubblicato il 26/05/2010 06:51:04
Te l'avevo promesso che ti avrei portato presto
in quel giardino fiorito di rosso, che guardavi voglioso
sorseggiando aranciata , poggiando la mano alla finestra:
ci siederemo, no,i sulle panchine, ormai e' finito Maggio
lasceremo quest'aria d'ospedale :,in mezzo al verde
prenderemo i raggi di quel sole che sembra cosi' avaro
Oggi.
Il tuo sguardo si posava sulle cose oltre quel vetro ostile
a trattenerne la bellezza , la speranza piu' forte
del tuo cammino fiducioso e stanco gia'
accendeva una luce tenue sul tuo viso , placava la tua ansia.
le mie parole come petali sul volto posavo con amore
Fucsie, sai, si chiamano quei fiori di cui ignoravo il nome allora
come campanelle squillano dal verde dei prati anche ora
mi sussurrano il tuo nome,, la solitudine mia senza di te
compare per pochi attimi il tuo volto, le mie dita ti cercano,
vorrebbero toccarti.
Ma tu non ci sei piu':
io non ho mantenuto la promessa, fallita,
non ho tempo alla rassegnazione e scalpito, cavallo bizzarro,
Tu sei dolcezza lo so, sei sguardo purissimo di angelo
spesso mi sorprendi nella notte con un sogno felice
mi risveglio di colpo e scompari tra il biancore lieve della tenda.
Stanotteb
Brilla la luna alta nel cielo e penso che nel cielo sia ora la tua casa,
poi stringo forte il cuscino, non fuori nella notte, non cosi'.
Tu non ci sei piu'
ma la tua vita e' rimasta in quei fiori a campanella
nelle corolle tenere e squillanti come te.
A mio fratello Nicola con amore_riry
25/5/2010
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