Pubblicato il 03/12/2011 18:58:13
Per raccontare le emozioni che ho provato leggendo il lavoro di Maurizio Lupi, partirei dall’ultima riga scritta in fondo al libro: P.S. dove non c’è ironia non c’è umanità.
Nelle cento pagine scritte da Lupi, c’è tantissima umanità farcita di ironia feconda. Quell’ironia che ti permette di relazionarti con l’altro diverso da te, partendo non da posizioni preconcette, ma aperto al confronto e al dialogo, pur certo del luogo da cui tu provieni.
Il luogo da cui proviene Lupi è l’esperienza del movimento di Comunione e Liberazione. Citando Don Luigi Giussani, il fondatore del movimento ecclesiastico, Lupi ricorda una frase ripetuta spesso da Don Giussani durante le sue Lezioni all’Università Cattolica: “scopo della Chiesa è sì l’annuncio di Cristo, ma anzitutto educare l’uomo al senso religioso, ovvero a tener vive, a non spegnere, le domande sul significato della propria esistenza”. Questa esperienza accompagnerà sempre Lupi, sin dai primi incarichi pubblici al Comune di Milano.
Il libro di Lupi stupirà il lettore nel fargli apprendere che la vita di un uomo politico, oggi, può essere, nella realtà, diversa da come viene descritta molto spesso sui giornali. E’ la parola amicizia che più si legge nelle pagine di Lupi. Amicizia tra persone che provengono da storie diverse, da regioni diverse, da culture diverse, ma tutte mosse dal desiderio di fare il proprio meglio per il nostro Paese, per il Bene Comune. Scrive Lupi a proposito del deputato PD, Ugo Sposetti: “il punto quindi non era convincerlo delle mie idee, ma andare tutti e due al fondo delle nostre esperienze. Solo così avremmo capito ciò che valevano e, nel caso, saremmo stati disponibili a rimetterci in discussione” .
Proprio in queste settimane dove, con riferimento all’attuale Governo “tecnico”, da più parti si parla di abdicazione della Politica dalle proprie responsabilità, leggere il libro di Lupi aiuta a riempire i polmoni di quell’aria pura che a Milano scarseggia, a dir la verità anche per colpa del PM10. L’aiuto viene dal sapere che ci sono ancora persone che hanno voglia e desiderio di impegnarsi in politica, anzi in Politica avendo come ideale il Bene Comune del popolo che è il vero Sovrano cui i politici si devono dedicare. Finché ci saranno persone così, la Politica non abdicherà alle proprie Responsabilità.
Maurizio Lupi, La prima politica è vivere, Arnoldo Mondadori Editore spa.
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