Pubblicato il 13/02/2017 23:37:21
Se ancora mi confronto col mareaperto, se ancora brucio gli occhi nel riverbero azzurro e feroce di bellezza, non mi compiangere: della vita ho sempre voluto questo. La sferza cieca e indistinta del vento, la coazione a ripetere della risacca, la fuga prospettica dell'orizzonte. Il caleidoscopio impazzito dei riflessi è panacea per la noiosa insensatezza dei giorni e la muta attesa della notte. Prendo tra le mani la sabbia e lascio che filtri tra le dita: di tutto, non rimarrà che questo gesto, e tu che lo racconti.
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