Il mare del nostro dolore, il mare dei nostri pensieri, il mare della nostra anima, il mare dei nostri sogni...
Il mare che a volte ci intrappola in un vortice di problemi e di pensieri, il mare che in un maremoto ci sbalza via dalle nostre sicurezze e come un ladro ci depreda.
Come scrivo in un mio aforisma, "Il dolore è come il mare, nel suo indistinto ondeggiare e rifluire incessante".
Là, dove il mare…1
Là, dove il mare è profondo,
fondo, fondo;
là, dove le onde si rincorrono,
corrono, corrono:
e le luci si disperdono
e lo sguardo si dirada,
si fa chiaro;
e l’amor mi raggiunge
col suo dolce sovvenir.
Là, dove il mondo ti dimentica;
là, dove il sole ti colpisce
col suo chiaror;
là, dove un lampo ti pervade
col suo baglior,
e in un abbraccio ti rapisce.
Là, dove l’oblio ti sommerge
con la sua luna;
là, dove il mondo ti abbandona
con la sua fine:
là voglio riposare,
e perdermi rapito
nel Sole: nell’amore infinito.
19 ottobre 2001
1 Emanuele Marcuccio, Per una strada, SBC, 2009, p. 96.
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