Pubblicato il 02/10/2011 09:27:16
Giovedì 29 settembre si è tolta la vita a Tehran una giovane donna, Nahal Sahabi. Chi è Nahal? Nahal è, era, una giovane maestra d’asilo, aveva ventotto anni, ed era fidanzata di Behnam Ganji, uno studente universitario di 22 anni e amico a sua volta di Koohyar Goudarzi, membro del Committee for Human Rights Reporters (CHRR) a Tehran e arrestato dalla polizia dopo la rielezione del Presidente Ahmadinejad nel 2009. I due amanti vengono arrestati dalla polizia nell’ambito della stessa indagine a luglio di quest’anno e poi rilasciati. Behnam trascorre otto giorni nella prigione di Evin a Tehran, Nahal “solo” tre giorni. Da quando Behnam è uscito di prigione, non è più lo stesso. Gli amici non sanno cosa gli sia successo in quegli otto giorni, ma si pensa a torture fisiche e psicologiche. Ai primi di settembre, Behnam si toglie la vita con una overdose di medicine. Nahal, distrutta dal dolore, lo raggiunge in cielo giovedì 29 settembre. Prima di morire Nahal scrive sul suo blog: ‘So it’s Thursday again. Come, Behnam. Let’s dance together on Thursday once more.’ Ho appreso questa storia dalla pagina Facebook della mia amica Azadeh Pourzand ed ho cercato ulteriori informazioni su internet. La stampa italiana, sino ad ora, ha completamente ignorato la vicenda. L’unico giornale “on line” che ha pubblicato la notizia è stato il Daily Mail con un bell’articolo di Jessica Satherley che ha paragonato i due amanti a moderni Romeo e Giulietta. Lascio ad ogni lettore ulteriori riflessioni.
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