Pubblicato il 16/07/2011 23:48:47
In queste prime sere d’estate ho terminato di leggere Gli Angeli di Lucifero, opera prima di Fabrizio Carcano. Il topos del romanzo è la Milano di oggi che l’autore dimostra di conoscere molto bene e che descrive con sapienza e particolarità nei suoi aspetti architettonici tanto da indurre il milanese doc a fare un sopraluogo nella tal via o nella tal piazza perché proprio quel particolare non l’aveva mai notato! Ma non solo: nel romanzo si respira anche la Milano frenetica che pensa come prima cosa al lavoro, attraverso le professioni delle prime tre vittime, un pubblicitario, un immobiliarista trafficone ed un medico e si apre uno squarcio su tre diversi mondi milanesi che vengono descritti ciascuno con i propri chiaroscuri e i propri rituali. Giorno dopo giorno, dal 7 giugno all’8 luglio 2009, l’autore racconta la storia di un’indagine molto complessa e senza un apparente movente, condotta dal Vice Questore e Capo della Mobile di Milano, Bruno Ardigò. I tre iniziali efferati omicidi sono ricondotti nell’ambito delle sette esoteriche e sataniche e grazie anche al secondo eroe che appare da subito nella storia, il giornalista amico di Ardigò, Federico Malerba, le indagini proseguono tra mille difficoltà e arrivano alla fine a far luce non solo sugli omicidi di oggi, che nel frattempo sono diventati cinque, ma anche a svelare i retroscena, i mandanti e i colpevoli di casi di omicidi rimasti irrisolti negli anni settanta e novanta. La lettura del romanzo, composto da 718 pagine, scorre rapida e veloce. Il lettore è avvolto e precipitato sempre più nella trama che ha come sfondo il mondo delle sette sataniche. Il tema del satanismo tuttavia non disturba la lettura ed è sempre trattato unicamente in funzione allo sviluppo dell’intreccio e all’utilità delle indagini. Il Capo della Mobile Ardigò e il giornalista Malerba formano una coppia ben riuscita di investigatori, ciascuno con il proprio carattere e temperamento e ciascuno nel rispetto del proprio ruolo istituzionale, contribuiscono allo sviluppo nitido e pulito della storia, ricca di colpi di scena. I due uomini sotto certi aspetti ricordano un’altra coppia di investigatori resi celebri da una serie di telefilm, Ellery Queen: un ispettore di polizia, Richard Queen, e suo figlio, scrittore, collaborando in via non ufficiale risolvevano casi di omicidi nella New York degli anni trenta e quaranta. Ci piacerebbe che l’autore di questo romanzo pensasse ad un seguito, ad una nuova avventura: il Capo della Mobile Ardigò, aiutato dal compagno di studi Malerba, ancora una volta impegnati in una difficile indagine milanese.
Per chi fosse interessato: Fabrizio Carcano, Gli Angeli di Lucifero, Casa Editrice Mursia
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