Il tempo dell'afrore del cavolfiore da fornello
ci riporta sulla terra, Osvalda
e contende alle rose la terrestrità che più ci occupa,
la nostra misura domestica che dilania l'olfatto
reclamando la pietas di una finestra aperta
Tra rose e cavolfiori
s'immilla di colore e sofferenza
il mio e il tuo tempo, amore;
col sine die a perpetuarne il dramma