Pubblicato il 24/08/2015 12:01:13
Non ho più che lo stento d’una vita che sta passando, e perduto il suo fiore mette spine e non foglie, e a malapena respira. Eppure, senza acredine. C’è quell’amore nascosto, in me, quanto più miserevole pudico, quel sentore di terra, che resiste, come nei campi spogli: una ricchezza creata, non mia, inestinguibile. Nemmeno più coltivabile, forse, ma vera esistenza; così come pare sperduta nel cosmo, con la sua gravità, le sue leggi, il suo magnetismo morente, che lo Spirito non dimentica, anzi numera. Non guardatemi, che son vecchio, ma nel mio mutismo pietroso ascoltate come gorgheggia, com’è fiero l'amore.
(da Un passo, un altro passo, 1967)
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