Mi incantò la pagina bianca.
Fu tanto tempo fa.
Fu un mattino.
Riluceva bianca
Come una campagna all’alba.
Bagnata di luce gentile
E dalla rugiada.
E mi spinse ad attraversarla
Un lungo giorno a venire,
pigro, d’estate (profumo di erba
appena tagliata).
Seminarla di parole
E lasciarmele alle spalle (alba
pratalia araba).
Camminava una donna sul foglio
Portando un cesto in bilico sul capo.
Era pieno di segni e parole
E sulla pagina li ha sparpagliati.
Mi incantò la strada deserta
all’alba appena nata.
Il mattino veniva dal fondo,
con la sua spiga d’oro levata.
Sulla pagina ora avanza
Un esercito di parole.
Nere, sottili, compatte
ombre in un mezzogiorno di sole.
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