Pubblicato il 26/10/2014 07:59:22
MONOLOGO D'UN'ANIMA CONDANNATA A MORTE Non tesso più con stupore il mio destino con lo slancio spregiudicato di colui che sogna. È ora silenzio.In me, stridono ricordi, tintinnano pensieri. In catene tremano, seccano, garofani d'emozioni: catenacci, frastuono, estremi sogni. Tutto muore, pian piano vivendo: Incapacità di ascolto. Violenza al valore di vita. Gelo per dignità di morte. Nella mia caverna, nelle crepe del mio universo, il silenzio è talmente friabile.. come il vivere. È sabbia che scivola via tra le dita. Mentre il nulla e l'uomo, come l'indifferenza, perdurano. Tutto muore, pian piano vivendo; ogni cosa. E con lei la vita, continuando.
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