

Quanto a me, sospinta da pensieri
confusamente circolari -
gironi di ricordi, di farces e di mystères
sul piccolo sagrato
dove danzano memorie i miei giullari -
seguivo due che si tenevano per mano,
sicuri nel tempo dell'amore che si dona
- non torna -
tempo che brilla di una fioritura sola.
Andavano in quel tempo loro, accanto al mio,
lontano. Entriamo, io un passo indietro
sulla soglia,
fin dove la basilica ci accoglie -
passeri o foglie che il vento poi sparpaglia.
E in un canale ci convoglia
fino alla nera vergine,
madre notturna e grotta,
muta maestà davanti ai figli.
Disgiungono le mani in una conca.
Anch'io come i due passeri,
anch'io come una foglia
mi perdo nel richiamo -
ricordo quando in cielo
oltre le nubi
vedevo la promessa del tramonto,
vedevo discendere col sole
il viso sorridente del mio Dio.

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