Pubblicato il 17/03/2013 12:29:14
Che sono queste parole troppo normali per accreditarsi poetiche troppo ingenue per dotti o filosofi che sono mentre ci navigo dentro o forse ci annaspo cercando un senso che sfugge oltre ogni scoglio raggiunto che lascia i suoi segni di rughe e ti dice «È solo il tuo tempo che passa.» Che sono queste parole senza neanche un po' di musica a darle colore così tristi e con così voglia di vita mentre ci affogo dentro gli anni passati non cambieranno il futuro non saranno maestri dalla finestrella filtra un raggio ancora bambino di primavera ormai stanca d'attesa sgorgano le parole e prendono il sopravvento le lascio fluttuare le ascolto scrivendole al loro servizio l'ultima è più incerta resto solo a guardarle.
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