Pubblicato il 30/09/2015 21:51:25
Un romanzo lieve e autentico, l'ultimo di Angelo Roma, giornalista e scrittore ormai affermato nel panorama italiano.
Ancora più vita è una bella storia, da leggere e da meditare. E' una storia di un'Italia d'altri tempi, siamo nel 1930, ma che ha molto da dire all'Italia di oggi.
E' la storia di un giovane, orfano di padre dalla nascita, figlio di contadini pugliesi di Ostuni. Non è il massimo iniziare la vita da figlio di contadini, soprattutto negli anni Trenta, eppure la volontà ferrea e il coraggio della madre, poco più che ragazza, colmano le assenze iniziali e fortificano il giovane nel corso degli anni.
Il ragazzo cresce in una di quelle famiglie allargate tipiche della civiltà contadina del secolo scorso; con nonni e zii da guardare e osservare per imparare a stare al mondo e con cugini con i quali iniziare a competere sul grande palcoscenico della vita.
Il nostro protagonista però è diverso, ha un'intelligenza e soprattutto una sensibilità non comune agli altri ragazzi e una madre che, dal giorno della morte prematura del marito, vive per realizzare la felicità del figlio. Il legame madre - figlio è l'asse portante sul quale si sviluppa la trama del romanzo e contemporaneamente prendono forma le scelte di vita del giovane.
La forza vitale che scorre nelle pagine del libro si alimenta da quest'unione, da questo sodalizio così intimo, spirituale e umano al tempo stesso, di una madre con suo figlio.
Senza raccontare il seguito, possiamo anticipare che l'avverarsi dei sogni giovanili non modifica il carattere del protagonista che anzi rimarrà sempre grato al suo passato e legato affettivamente alla sua terra natale, sino al colpo di scena finale.
Una storia narrata in prima persona, miscelando memoria e desiderio; una pennellata su un periodo storico lungo una vita vissuta inseguendo il proprio io più vero, senza lasciarsi condizionare da giudizi e pre-giudizi.
L'emozione che rimane sulla pelle, alla fine della lettura, è quella di aver fatto l’esperienza di una vita intera e al tempo stesso di un sogno realizzato; di aver sentito scorrere tra i capelli quell'alito di vento che spazza il cielo azzurro della bella Ostuni e che fa veleggiare, "sopra la città", i due giovani disegnati da Chagall, per noi una madre con il suo unico figlio.
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