Pubblicato il 22/04/2014 23:07:26
Tra poco più di un mese, il 25 maggio, si voterà nei 28 Paesi facenti parte dell’Unione Europea per eleggere i rappresentanti al Parlamento Europeo. Sarà l’ottava elezione del Parlamento europeo a partire dal 1979. Gli aventi diritto al voto sono più di 388 milioni di persone ed eleggeranno 766 deputati in rappresentanza di oltre 500 milioni di abitanti. E’ il secondo Parlamento al mondo per numero di deputati eletti democraticamente, dopo la Camera del Popolo dell’India.
Di questa Istituzione stiamo parlando quando leggiamo sui giornali e ascoltiamo per radio o per televisione i nostri politici parlare e discutere, a volte a sproposito, delle elezioni politiche europee.
Con questo post vogliamo iniziare una serie di articoli per spiegare ai nostri lettori, soprattutto quelli più giovani che andranno a votare per la prima volta, qual'è la posta in gioco e perché vale la pena recarsi ai seggi il 25 maggio.
Ma iniziamo con ordine. Per prima cosa è bene avere le idee chiare sul ruolo e sulle funzioni del Parlamento europeo che siamo chiamati ad eleggere e sulle principali Istituzioni europee.
Il Parlamento europeo è l’unica istituzione europea ad essere eletta direttamente dai suoi cittadini. E non è cosa da poco. Insieme al Consiglio dell’Unione europea costituisce una delle due Camere cui spetta il potere legislativo, da intendersi in questo caso principalmente come quello di approvare le Leggi. Il Consiglio dell’Unione è invece composto da un rappresentante per ogni Stato membro a livello ministeriale e perciò è anche detto Consiglio dei Ministri europei. La Presidenza del Consiglio è assunta a rotazione da uno Stato membro ogni sei mesi. Dal prossimo primo di luglio la Presidenza spetterà all’Italia.
Tornando al Parlamento europeo, le principali funzioni che gli competono sono:
- il controllo politico sull'operato della Commissione europea tramite interrogazioni scritte o orali e lo strumento di emettere mozioni di censura - l’esame delle proposte legislative della Commissione - l’approvazione del bilancio annuale dell’Unione, insieme al Consiglio - l’istituzione di commissioni d’inchiesta - la nomina del mediatore europeo.
Come si può notare, la funzione legislativa proponente non è esercitata in via principale dal Parlamento, ma spetta alla Commissione europea, organo esecutivo dell’Unione. Essa è composta da un delegato per stato membro. A ciascun delegato è richiesta la massima indipendenza dal governo nazionale che lo ha indicato.
La Commissione difende e rappresenta gli interessi dell’Unione europea nella sua interezza, ha il monopolio del potere dell’iniziativa legislativa, propone l’adozione degli atti normativi comunitari la cui approvazione ultima spetta però al Parlamento e al Consiglio dell’Unione. La Commissione infine è la responsabile dell’attuazione delle decisioni politiche derivanti dalle scelte degli organi legislativi e gestisce i programmi e le spese dei fondi europei.
Per chiudere questa prima parte, ecco che le tre principali istituzioni europee sono il Parlamento, il Consiglio dell’Unione e la Commissione europea. Ma delle tre, l’unica istituzione eletta direttamente da noi cittadini è il Parlamento europeo.
Se ci fermiamo un minuto a riflettere, i numeri sono da brivido: il 25 maggio quasi 390 milioni di europei potranno pacificamente recarsi al proprio seggio elettorale e votare per la persona che più li rappresenta e contribuire ad eleggere il secondo Parlamento al mondo per numero di deputati. Un’occasione da non perdere. Del resto, è evidente a tutti che è molto meglio trovarsi a discutere e scontrarsi in un emiciclo che su un campo di battaglia. Ucraina docet.
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