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Collana di eBook a cura di Giuliano Brenna e Roberto Maggiani

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eBook n. 207 :: L’indicibile, di Roberto Maggiani
LaRecherche.it [Poesia]

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Di Roberto Maggiani
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Data di pubblicazione:
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# 14 commenti a questo e-book [ scrivi il tuo commento ]

 Roberto Maggiani - 30/11/2016 01:18:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Carissima Mariella, grazie per avere letto/riletto il mio L’indicibile a distanza di 10 anni e di avermi lasciato questo tuo commento.
Semmai ho avuto, e ho, io il privilegio della tua vicinanza, anche poetica, e di averti letta e seguita e aver cercato di attingere qualcosa dalla scrittura netta e intensa che ti caratterizza.

 Mariella Bettarini - 28/11/2016 17:40:00 [ leggi altri commenti di Mariella Bettarini » ]

Carissimo Roberto, questo tuo lavoro, questi tuoi testi poetici, questa tua espressione di vita, pensiero, emozione, amore e via dicendo è/sono davvero qualcosa di "indicibile" per tutti noi che ti leggiamo.
Hai raggiunto (ma certo non da ora...) una intensità, una padronanza, una "perfezione" stilistica e di "contenuti" davvero altissime, e ne sono più che felice per me, con te, e con tutte e tutti coloro che hanno la possibilità e il "privilegio" di leggerti.
Grazie di cuore per tutto questo, e un grandissimo augurio, con un abbraccio da Mariella

 Roberto Maggiani - 15/11/2016 20:38:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Ringrazio tutti i lettori che mi hanno fatto il dono della loro attenzione, in particolare coloro che hanno lasciato qui un più che gradito commento a riscontro di una attenta lettura. Grazie. Un caro saluto a tutti.

 Franco Campegiani - 07/11/2016 20:49:00 [ leggi altri commenti di Franco Campegiani » ]

Ho letto "L’indicibile" con vero interesse. La parola è nuova, limpida e rivela una sapienza che discende dall’amore per il mistero. Non dall’interrogazione che da esso ci allontana, e neppure dalla presunzione di averlo afferrato per sempre e di stringerlo tra le proprie dita. Il mistero si può solo amare e l’amore è tutto. E’ spirito e materia nello stesso tempo. E’ dubbio e fede. E’ macerazione: "Ama chi si consuma e non marcisce". Grazie per questo dono.

 domenico vuoto - 06/11/2016 21:24:00 [ leggi altri commenti di domenico vuoto » ]

Non posso non invidiare- io, creatura terragna e,dunque,impaniata in terrene, affannose vicende - gli slanci di Roberto Maggiani di cui danno conto i versi de "L’indicibile", tanto essenziali, quando significativi e intrisi di una religiosità che in più di un passaggio sfiorano l’afflato mistico. Del resto, a questa " delizia del cantare" Roberto Maggiani non è nuovo. Altre sue raccolte, altri suoi versi hanno manifestato una tensione religiosa (esplicitamente cristiana) che trova conforto e sostegno in una scienza mai fine a se stessa, ma capace di misurarsi con il mistero dell’esistenza, nucleo del pensiero razionale e, insieme, dell’abbandono alla gioia della contemplazione.
Invidia (benevole invidia) nei riguardi di chi è capace di tanta serenità, anche nella complessità del vivere e del dolore, e di una sua generosa arradiazione nei riguardi dei lettori.
Sinceri complimenti.
domenico vuoto

 Marco Furia - 04/11/2016 16:06:00 [ leggi altri commenti di Marco Furia » ]

La raccolta è ricca di vividi tratti, di vere e proprie fisionomie dell’esistere.
In particolare, ricordo: l’osservare, l’intenzionalità, l’oralità, la natura, lo scrivere, il pensiero, l’amore, la meraviglia.
Volendo citare almeno un verso, scelgo "sto perdendo spazio", poiché il suo senso, sospeso tra dicibile e indicibile, mi pare emblematico.
Le raffinate sequenze sono chiare, precise, tali da indurre il lettore a soffermarsi sulle singole pronunce tenendo sempre presente l’intero sviluppo poetico: insomma, un articolato testo da leggere e rileggere.

 Mariella Bettarini - 04/11/2016 16:00:00 [ leggi altri commenti di Mariella Bettarini » ]

Carissimo Roberto,

leggerò con grande piacere questo tuo "rinnovato" testo, e grazie sempre dei tuoi DONI poetico/scientifici!
Un augurio e un saluto affettuoso dall’amica

Mariella

 Gualberto Alvino - 04/11/2016 15:05:00 [ leggi altri commenti di Gualberto Alvino » ]

Sottoscrivo parola per parola la prefazione del mio amico Donato Di Stasi. La poesia di Maggiani è distante anni luce dalla mia idea di letteratura, tuttavia ne apprezzo la purezza e la capacità d’incanto.

 Alfonso Lentini - 04/11/2016 14:31:00 [ leggi altri commenti di Alfonso Lentini » ]

Bel libro! Grazie di averlo riproposto.

 Eugenio Nastasi - 04/11/2016 11:16:00 [ leggi altri commenti di Eugenio Nastasi » ]

A distanza di dieci anni dalla sua pubblicazione cartacea, Maggiani ripropone un testo che, per avere successivamente dato alle stampe altri libri più esplicativi, si situa nel suo repertorio come catalogo di molti dei suoi temi più cari, delle sue certezze più intonse. Ritroviamo tra le altre le tensioni metafisiche di un poeta che parte dalla sostanza molecolare della fisica delle particelle fino agli spazi interstellari per asseverare un credo "in Dio" che non ammette trasalimenti o intermittenze, anche di fronte alla "indicibilità" del mistero. Gli è che da uomo di provata meditazione, Maggiani aggancia il sentimento più puro, l’amore, come pietra di paragone di qualsivoglia ricerca umana oltre che di di quelle introspezioni che solo se affrontate e investigate se non risolte, riescono a far crescere le ragioni della vita.
Di questa ricerca ne danno ragione le soluzioni lessicali e stilistiche della raccolta che, provenendo da altri campi del sapere e dell’esperienza, in un fluire senza sosta di tentativi modulari e fonici, a volte "petrosi" come qualcuno ha già notato, affollano situazioni e affetti della vita non sempre selezionati sul filo di una conseguente parola poetica. Ma mentre la dura astrattezza delle cose investigate pare sovrastare i lembi della speranza, la materia sentimentale riaffiora e resta una conquista essenziale, un incontro quanto meno realistico tra testimonianza e invenzione.
E i dubbi e gli interrogativi di Roberto posti nell’ultimo componimento finiscono per diventare l’estrema proiezione della autenticità del dettato che sempre affiora nonostante il movimento puramente evolutivo delle parti che compongono il testo.

 Franca Alaimo - 03/11/2016 17:56:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

“Faccio parte di quelli che hanno scelto Dio/ non per paura dei giorni che vanno al declino/ ma consumato da un ardore di cose grandi”: questi sono i versi che mi sembrano, più degli altri, chiarire la radice di questa silloge che Roberto Maggiani ripropone ai lettori de La Recherche, Infatti, dentro questi testi circola uno sguardo religioso libero ed ampio, sostenuto dalla forza dell’Amore che lega insieme lo spazio-tempo, spalanca i sensi all’innamoramento delle forme, al pulsare del cosmo sopra, attorno, e in noi.
Lo strumento della parola, essenziale e piena, scelta con la stessa attitudine alla chiarezza esplicativa del linguaggio scientifico, nel descrivere gli oggetti sia del teatro visibile del reale che di quello invisibile dell’anima e dell’immaginazione, riesce a veicolare emozioni e riflessioni, in cerca di significati universali e sincera rappresentazione del proprio sé.
Ne viene fuori un’attitudine alla libertà di pensiero che trova i suoi cardini tanto nella materia che nella spiritualità più ampiamente intesa: quest’ultima non essendo ancorata a ritualità e regole predefinite, ma sentita come tensione e “ardore di cose grandi”, come recita il verso sopra citato, così che sembra di sentire cantare nella sua prodigalità il mistero della bellezza e della gioia, pur tra le spine del dolore e l’impossibilità di proclamare verità definitive, che del resto non appartengono nemmeno alla scienza. E, infatti, anche le cose della scienza mantengono intatto il loro fascino remoto ed incandescente, come gli astri, i cieli, l’infinito spaziale. E, dunque, come la materia viene spiritualizzata, così lo spirito si rivela nella materia, in un abbraccio intimo, in cui finalmente l’universo si riappropria del suo significato archetipo: ansia del volgersi del tutto all’Uno.

 Luciano Nanni - 03/11/2016 14:44:00 [ leggi altri commenti di Luciano Nanni » ]

Queste poesie con pochi versi aprono orizzonti nuovi, al contrario di testi espansi che dicono poco o nulla. Una realtà altra si apre al lettore. Cito un verso davvero emblematico: “la nudità, coltelli e piombi” — una condensazione straordinaria di significati. Oppure la forza concettuale di quest’altro verso: “Braccato dal Divisore che cancella le forme”. Siamo su un piano ‘metafisico’ e creativo. Ognuno può immergersi nel senso e trarne numerose, per non dire infinite, soluzioni.

 Rosaria Di Donato - 02/11/2016 06:57:00 [ leggi altri commenti di Rosaria Di Donato » ]

Grazie Roberto per "L’Indicibile"! Abbiamo bisogno di infinito e concretezza, di stupore e riflessione, di spazi aperti e speranza: abbiamo bisogno di arte e il tuo fare ci porta lontano.

Un saluto a Giuliano.
Bella la prefazione di Donato Di Stasi.

Auguri,
Rosaria Di Donato

 Emanuele Di Marco - 01/11/2016 00:52:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

scarico subito il tuo e-book.
con la speranza di dedicargli il tempo che merita al più presto.
un abbraccio.