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Notizie sull'eBook
Roberto Maggiani
- 30/11/2016 01:18:00
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Carissima Mariella, grazie per avere letto/riletto il mio Lindicibile a distanza di 10 anni e di avermi lasciato questo tuo commento. Semmai ho avuto, e ho, io il privilegio della tua vicinanza, anche poetica, e di averti letta e seguita e aver cercato di attingere qualcosa dalla scrittura netta e intensa che ti caratterizza.
Mariella Bettarini
- 28/11/2016 17:40:00
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Carissimo Roberto, questo tuo lavoro, questi tuoi testi poetici, questa tua espressione di vita, pensiero, emozione, amore e via dicendo è/sono davvero qualcosa di "indicibile" per tutti noi che ti leggiamo. Hai raggiunto (ma certo non da ora...) una intensità, una padronanza, una "perfezione" stilistica e di "contenuti" davvero altissime, e ne sono più che felice per me, con te, e con tutte e tutti coloro che hanno la possibilità e il "privilegio" di leggerti. Grazie di cuore per tutto questo, e un grandissimo augurio, con un abbraccio da Mariella
Roberto Maggiani
- 15/11/2016 20:38:00
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Ringrazio tutti i lettori che mi hanno fatto il dono della loro attenzione, in particolare coloro che hanno lasciato qui un più che gradito commento a riscontro di una attenta lettura. Grazie. Un caro saluto a tutti.
Franco Campegiani
- 07/11/2016 20:49:00
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Ho letto "L’indicibile" con vero interesse. La parola è nuova, limpida e rivela una sapienza che discende dall’amore per il mistero. Non dall’interrogazione che da esso ci allontana, e neppure dalla presunzione di averlo afferrato per sempre e di stringerlo tra le proprie dita. Il mistero si può solo amare e l’amore è tutto. E’ spirito e materia nello stesso tempo. E’ dubbio e fede. E’ macerazione: "Ama chi si consuma e non marcisce". Grazie per questo dono.
domenico vuoto
- 06/11/2016 21:24:00
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Non posso non invidiare- io, creatura terragna e,dunque,impaniata in terrene, affannose vicende - gli slanci di Roberto Maggiani di cui danno conto i versi de "Lindicibile", tanto essenziali, quando significativi e intrisi di una religiosità che in più di un passaggio sfiorano lafflato mistico. Del resto, a questa " delizia del cantare" Roberto Maggiani non è nuovo. Altre sue raccolte, altri suoi versi hanno manifestato una tensione religiosa (esplicitamente cristiana) che trova conforto e sostegno in una scienza mai fine a se stessa, ma capace di misurarsi con il mistero dellesistenza, nucleo del pensiero razionale e, insieme, dellabbandono alla gioia della contemplazione. Invidia (benevole invidia) nei riguardi di chi è capace di tanta serenità, anche nella complessità del vivere e del dolore, e di una sua generosa arradiazione nei riguardi dei lettori. Sinceri complimenti. domenico vuoto
Marco Furia
- 04/11/2016 16:06:00
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La raccolta è ricca di vividi tratti, di vere e proprie fisionomie dellesistere. In particolare, ricordo: losservare, lintenzionalità, loralità, la natura, lo scrivere, il pensiero, lamore, la meraviglia. Volendo citare almeno un verso, scelgo "sto perdendo spazio", poiché il suo senso, sospeso tra dicibile e indicibile, mi pare emblematico. Le raffinate sequenze sono chiare, precise, tali da indurre il lettore a soffermarsi sulle singole pronunce tenendo sempre presente lintero sviluppo poetico: insomma, un articolato testo da leggere e rileggere.
Mariella Bettarini
- 04/11/2016 16:00:00
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Carissimo Roberto,
leggerò con grande piacere questo tuo "rinnovato" testo, e grazie sempre dei tuoi DONI poetico/scientifici! Un augurio e un saluto affettuoso dallamica
Mariella
Gualberto Alvino
- 04/11/2016 15:05:00
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Sottoscrivo parola per parola la prefazione del mio amico Donato Di Stasi. La poesia di Maggiani è distante anni luce dalla mia idea di letteratura, tuttavia ne apprezzo la purezza e la capacità dincanto.
Alfonso Lentini
- 04/11/2016 14:31:00
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Bel libro! Grazie di averlo riproposto.
Eugenio Nastasi
- 04/11/2016 11:16:00
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A distanza di dieci anni dalla sua pubblicazione cartacea, Maggiani ripropone un testo che, per avere successivamente dato alle stampe altri libri più esplicativi, si situa nel suo repertorio come catalogo di molti dei suoi temi più cari, delle sue certezze più intonse. Ritroviamo tra le altre le tensioni metafisiche di un poeta che parte dalla sostanza molecolare della fisica delle particelle fino agli spazi interstellari per asseverare un credo "in Dio" che non ammette trasalimenti o intermittenze, anche di fronte alla "indicibilità" del mistero. Gli è che da uomo di provata meditazione, Maggiani aggancia il sentimento più puro, lamore, come pietra di paragone di qualsivoglia ricerca umana oltre che di di quelle introspezioni che solo se affrontate e investigate se non risolte, riescono a far crescere le ragioni della vita. Di questa ricerca ne danno ragione le soluzioni lessicali e stilistiche della raccolta che, provenendo da altri campi del sapere e dellesperienza, in un fluire senza sosta di tentativi modulari e fonici, a volte "petrosi" come qualcuno ha già notato, affollano situazioni e affetti della vita non sempre selezionati sul filo di una conseguente parola poetica. Ma mentre la dura astrattezza delle cose investigate pare sovrastare i lembi della speranza, la materia sentimentale riaffiora e resta una conquista essenziale, un incontro quanto meno realistico tra testimonianza e invenzione. E i dubbi e gli interrogativi di Roberto posti nellultimo componimento finiscono per diventare lestrema proiezione della autenticità del dettato che sempre affiora nonostante il movimento puramente evolutivo delle parti che compongono il testo.
Franca Alaimo
- 03/11/2016 17:56:00
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“Faccio parte di quelli che hanno scelto Dio/ non per paura dei giorni che vanno al declino/ ma consumato da un ardore di cose grandi”: questi sono i versi che mi sembrano, più degli altri, chiarire la radice di questa silloge che Roberto Maggiani ripropone ai lettori de La Recherche, Infatti, dentro questi testi circola uno sguardo religioso libero ed ampio, sostenuto dalla forza dell’Amore che lega insieme lo spazio-tempo, spalanca i sensi all’innamoramento delle forme, al pulsare del cosmo sopra, attorno, e in noi. Lo strumento della parola, essenziale e piena, scelta con la stessa attitudine alla chiarezza esplicativa del linguaggio scientifico, nel descrivere gli oggetti sia del teatro visibile del reale che di quello invisibile dell’anima e dell’immaginazione, riesce a veicolare emozioni e riflessioni, in cerca di significati universali e sincera rappresentazione del proprio sé. Ne viene fuori un’attitudine alla libertà di pensiero che trova i suoi cardini tanto nella materia che nella spiritualità più ampiamente intesa: quest’ultima non essendo ancorata a ritualità e regole predefinite, ma sentita come tensione e “ardore di cose grandi”, come recita il verso sopra citato, così che sembra di sentire cantare nella sua prodigalità il mistero della bellezza e della gioia, pur tra le spine del dolore e l’impossibilità di proclamare verità definitive, che del resto non appartengono nemmeno alla scienza. E, infatti, anche le cose della scienza mantengono intatto il loro fascino remoto ed incandescente, come gli astri, i cieli, l’infinito spaziale. E, dunque, come la materia viene spiritualizzata, così lo spirito si rivela nella materia, in un abbraccio intimo, in cui finalmente l’universo si riappropria del suo significato archetipo: ansia del volgersi del tutto all’Uno.
Luciano Nanni
- 03/11/2016 14:44:00
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Queste poesie con pochi versi aprono orizzonti nuovi, al contrario di testi espansi che dicono poco o nulla. Una realtà altra si apre al lettore. Cito un verso davvero emblematico: “la nudità, coltelli e piombi” — una condensazione straordinaria di significati. Oppure la forza concettuale di quest’altro verso: “Braccato dal Divisore che cancella le forme”. Siamo su un piano ‘metafisico’ e creativo. Ognuno può immergersi nel senso e trarne numerose, per non dire infinite, soluzioni.
Rosaria Di Donato
- 02/11/2016 06:57:00
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Grazie Roberto per "LIndicibile"! Abbiamo bisogno di infinito e concretezza, di stupore e riflessione, di spazi aperti e speranza: abbiamo bisogno di arte e il tuo fare ci porta lontano.
Un saluto a Giuliano. Bella la prefazione di Donato Di Stasi.
Auguri, Rosaria Di Donato
Emanuele Di Marco
- 01/11/2016 00:52:00
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scarico subito il tuo e-book. con la speranza di dedicargli il tempo che merita al più presto. un abbraccio.
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