Di Marcel Proust
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Franca Alaimo
- 20/12/2013 15:33:00
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La bella, limpida e appassionata introduzione di Giuliano e la colta, ampia postfazione di Ninnj Di Stefano Busà creano una cornice di grande rilievo attorno alla trama di uno dei libri più belli e densi di fatti e personaggi del capolavoro proustiano. Giuliano mette in rilievo la pittura ariosa e luminosa dei luoghi e della banda delle adolescenti di Balbec, evidenzia i rapporti che questo volume ha con gli altri, mostra il meccanismo psicologico dellamore tra scialba quotidianità e desiderante e spasmodica lontananza ( su questo rapporto, come si vedrà, ho impostato la mia introduzione a I Guermantes ). Ninnj lancia uno sgaurdo totale sullopera proustiana, sulle sue fonti come sugli aspetti narrativi del tutto originali che precorrono tanta produzione del Novecento. Entrambi colgono, come ogni attento lettore, lirripetibilità di uno stile che è insieme vero e visionario, filtrato dalla cultura ed essenzialmente autentico, controllato ed emotivo: davvero, insomma un grande affresco della vita in tutti i suoi variegati aspetti. Essendo anchio una fan appassionata di Proust, spero che questa proposta della rivista, possa fare avvicinare molti altri lettori alla sua opera.
Anna Maria Vanalesti
- 15/12/2013 21:55:00
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caro Giuliano, bella la tua introduzione, degna di un conoscitore profondo di Proust quale tu sei. Sono contenta di aver fatto un po da battistrada in questa interessante operazione editoriale, scrivendo la prefazione al primo libro, ma ancor più contenta che lopera proustiana stia trovando un così largo seguito tra lettori, commentatori e prefatori bravi come te. Quello che più mi ha colpito nelle tue pagine è la comprensione umana e "tenera"( me lo consenti?) che tu dimostri del grande scrittore e che certo deriva dalla frequentazione assidua che hai con lui attraverso una reiterata lettura, ma sopratutto dalla straordinaria sintonia che riveli con la sua sensibilità, riuscendo a cogliere sfumature e angolazioni della sua scrittura non facili da percepire. Ottima lintuizione dei personaggi che vengono sempre da "spazi aperti", come Albertine! Grazie Giuliano!
Gennaro Oliviero
- 14/12/2013 17:47:00
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Sono tra i primi lettori di questo ebook pubblicato poche ore fa,del quale ho apprezzato in particolare la bella introduzione di Giuliano Brenna,che ci regala un affresco privo di "ombre", che conferma la passione,la conoscenza e la suggestione che lopera di Proust esercita in lui - noi suoi amici lo sappiamo bene - che da anni studia la Recherche con esiti direi di specialista e non solo di amateur. Il suo scritto di apertura mi porta ancora una volta a pensare che in questa monumentale opera cè qualcosa di inquietante : sette volumi nei quali il lettore ha la sensazione di perdersi come in una foresta, attraversata da infiniti sentieri che portano a radure dalle quali,da ognuna di esse,ci si può avventurare in altri insospettabili percorsi,in quei "sens cachés" di cui al bel libro di Alberto Beretta Anguissola(Classiques Garnier,Paris,2013),prestigioso studioso che è entrato recentemente a far parte dell"Associazione Amici di Marcel Proust" quale Vice-Presidente.Ma nonostante la complessità di questopera,che richiede un approccio impegnativo come ben sanno i suoi lettori,dopo un secolo dallinizio della pubblicazione (centenario che il sito larecherche.it sta ora celebrando "alla grande")essa occupa nel panorama della letteratura mondiale un posto di spicco tra i più grandi capolavori di tutte le epoche,in quanto sorgente inesauribile di scoperte,sensazioni, sentimenti e riflessioni. Un plauso quindi per limpegno di Giuliano e Roberto che fanno opera meritoria di diffusione della conoscenza di unopera alla quale il suo Autore auspicava un destino suggestivamente racchiuso nella frase proustiana: " Heureux les livres pareils à des falaises où les siècles, y battant toujours,trouvent encore à ronger". E a questa "falesia" che la prestigiosa rivista "Europe" ha dedicato un numero speciale (agosto-settembre 2013),realizzato sotto la direzione mia e di Philippe Chardin : un riconoscimento che premia limpegno della associazione che ho lonore di presiedere e di una rivista "Quaderni proustiani",unica bilingue tra quelle esistenti in Europa. Infine,non si può sottacere il qualificato impegno di tutti coloro che hanno,a vario titolo,concorso alla realizzazione di questo stimolante ebook che sarà una bella lettura natalizia per tutti coloro che amano Proust e vogliono respirarne la sua aura di eternità.
Gennaro Oliviero
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