Dalla collina un mare verde
E’ un gelo di steppa
l’immobilità di chi ti ignora
che per certi occhi sei sempre la stessa
una figura, una santa, una puttana,
una che non s’avvicina, una che t’invade
una caramella, un’insolente
una inutile fantasia, un'imperfetta melodia
una, una qualunque che per come la vedi
deve andar di logica comune
per quanto modesta o chiassosa sia
nella poesia risiede la mia casa,
in questo rinnovato silenzio
amo il timido fiore, il più invisibile
confinato nel sottobosco dei pensieri
si accontenta del mio sguardo
e così… grazie
non sai da qui quanto la collina
si apre nel suo verde-mare
qui ho piantato alberi ovunque
anche sotto la pioggia
nei notturni degli orologi spaiati
forse qualcuno ha capito
o forse no
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