Nell’improvviso di ogni cosa che risuona
E piovvero ore come chiodi
e piovvero nuvole acide
mentre il fulmine seghettato rideva
nel morso della vita.
E tu com’eri, creatura insonne
fra il grano e la lavanda viola
il cordoncino di seta smarrito sul sentiero
il veleno nascosto nell’anello
la chiave di lettura serrata nei pugni
immortalato dentro i miei canti
in un dedalo d‘anni lunghi come il mio affetto
nell’improvviso di ogni cosa che risuona, stai.
e come Provenza io più non sono
ho camminato senza più trovarti
ed ora,
fuori dai teatri a recita degli applausi finti
mi innamora l’ombra della luna,
ritrovo l’eco giusta, l'aria pulita
luce di purissimo cristallo
ogni pulviscolo nei vicoli
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