Crisalide
dieci cicatrici preziose
e tingono di vero l’illusione
che tu sia da qualche parte,
rosari luminosi per la musa che oggi
indossa le tue impronte
io non sono niente,
anzi dovrei scusarmi ora che la farfalla
non c’è più, e tutto si trasforma.
Ma tu, come vivi
ascolti ancora il suono delle parole
gli incubi la notte
dove ti ripari d’inverno,
l’inverno della tua tristezza...
Hai acceso il fuoco ?
Senti freddo da una eternità e il tuo fiore protesta.
Stavi la’ fuori a guardare lo scempio
delle tue ruvide amarezze
"perché da me non può nascere nulla nemmeno un fiore"
erano questi i diluvi senza fine
le negazioni, la pioggia battente
A cosa serve la poesia? A salvarci,
a salvarti da te, pensavo.
a ridarti un fuoco, un segno,
dovresti tornare a casa, sai
mettere due quadri, misurare l’ampiezza del giardino
e delle braccia
accendere un lume dietro le finestre,
vivere ugualmente legando le ossa frantumate
incollarle alla tua inusitata dolcezza
compromessi di vita per uscire dai diluvi.
Il mare gonfio è un’onda di schiuma improvvisa
che ti prende la vita, ti sbatte altrove
ma non ti uccide.
E se per caso scrivimi un saluto
se ricordi il mio nome.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Livia, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.