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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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Commento sul libro

Sono poesie che ci giungono dal mare e dal cielo, riecheggiando sulle scogliere portoghesi e mediterranee riempiono gli spazi delle città.
I versi conducono attraverso i vicoli di Lisbona e da lì si muovono verso l'Algarve, descrivendo, con echi quasi parnassiani, le creature reali, immaginarie o mitologiche, che vivono nei villaggi della costa oceanica.
Elementi semplici e primordiali, quali l'acqua e la luce, dirigono lo sguardo interiore verso profondità poco esplorate dell'anima, i pensieri acquistano una liquida luminosità e una vita che diventa indipendente, pur rimanendo legati in maniera quasi onirica agli elementi che l'hanno generata.
Dio è presente ma tra le quinte, si lascia indovinare tramite la bellezza del mondo e ci lambisce con la sua luce, come le onde del mare sono descritte a lambire la rena.
La raccolta è un canto sì di riflessione ma anche espressione di gioia e pace quando ci presenta scene di vita semplice quali una festa in piazza o frammenti di vita visti sotto una luce intimista.