Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)
Poesia della settimana
Questa poesia è proposta dal 14/06/2010 12:00:00
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Quei trionfali espressivi laudati ghigni (inedito)
di Francesco De Napoli
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Quei trionfali espressivi laudati ghigni d’odio - malanimo repulsione livore? - erano veri sorrisi per i fotografi, istantanee professionali e commosse istanze nobilmente pronte per l’uso. Testimonianze d’intenti mirabili istinti di lusinghe leggere incontri senza limiti e tracce. Il lezzo alla brace d’umane carni toglie il respiro impesta l’aria e l’abbaiare furioso dei cani resta l’unica nota cristiana. Gelidi bagliori su caritatevoli convenienti e caineschi rituali, composte cronache di superbe delizie: civico canzonatorio prevaricare ossequioso e grato dei trenta denari con devozione offerti alla mensa pasquale. Leggiamo un mattinale a caso: “Nonostante la tragedia americana”. Ben altre dell’historia, sono, le infinite tragedie. Se mai tornasse Cristo a predicare andrebbe dritto in una bidonville, in deserti immutabili di larve fra migliaia di cadaveri bambini. Lì - dicono - il redentore abbia dimora… Tutto contempla e ignora incomprensibilmente mite, rassegnato: un illuso sognatore disperato, umiliato dalle troppe miserie - per l’appunto terrene - ideate e volute dal Padre onnisciente Creatore.
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